Allattare può essere un’esperienza meravigliosa per voi e per il vostro bambino, per farlo in tutta sicurezza però, è bene considerare che alcune sostanze possono alterare la qualità del latte materno fino addirittura a renderlo nocivo per il piccolo. La prima cosa da fare per poter evitare queste sostanze è conoscerle, anche perché sono più comuni di quel che si potrebbe pensare. Ecco dunque un piccolo vademecum su quanto è bene evitare o assumere con moderazione:
Le sostanze da evitare durante l’allattamento
Caffeina
Per affrontare la giornata dopo l’ennesima nottata insonne, un bel caffè è quello che ci vuole. Ricordiamoci però che è buona norma non superare le due tazze di té o caffè al giorno: se assunta in forti dosi, la caffeina può infatti causare irritabilità, insonnia e nervosismo, sia nella madre che nel bambino. Se poi il corpo di un adulto poi è in grado di metabolizzare questa sostanza, ciò non è altrettanto vero per il fisico di un neonato: via libera quindi ad un caffè ogni tanto, ma se volete evitare effetti spiacevoli cercate di non berne troppo a ridosso delle poppate.
Alcool
Altra sostanza da evitare dovrebbe essere l’alcool, i cui effetti nocivi, già ben visibili negli adulti, vengono addirittura amplificati nel caso di neonati. La quantità di alcool che potrebbe passare dal vostro sangue al latte materno è minima, ma se assunto in maniera frequente e in quantità elevate potrebbe causare a vostro figlio sintomi quali sonnolenza, lentezza, poca reattività agli stimoli esterni e difficoltà nella suzione. Per il suo bene, e per il vostro, sarebbe quindi meglio limitare il consumo di alcolici, avendo cura di concederci la trasgressione solo dopo aver allattato, lasciando passare qualche ora prima della poppata successiva, così da essere sicure di averlo metabolizzato.
Nicotina
La nicotina, presente nel fumo di sigaretta è fra le sostanze più comuni che possono intaccare il vostro latte materno: sebbene non dia particolari problemi nelle fumatrici occasionali può avere effetti più pesanti per quanto riguarda le più assidue (un pacchetto giornaliero o più). Se rientrate in quest’ultima categoria e il vostro bambino ha avuto episodi di vomito, diarrea, o palpitazioni la causa potrebbe risiedere proprio nella nicotina, di cui sarebbe consigliabile ridurre e se possibile eliminare l’assunzione, anche dopo il periodo dell’allattamento. Il fumo passivo potrebbe infatti portare al neonato coliche o problemi respiratori ed è stato inoltre associato ad un aumento del rischio di morte in culla.
Prodotti erboristici
Un occhio di riguardo andrebbe inoltre dato ai prodotti erboristici: non tutto ciò che è naturale fa bene e questo è particolarmente vero quando si parla di erbe. Esse sono usate da secoli per migliorare la salute umana, ma se assunte in dosi elevate possono diventare potenti veleni. La stessa quantità che per voi è poco o nulla potrebbe fare male al vostro bambino, per questo sarebbe meglio consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi prodotto d’erboristeria durante l’allattamento. In generale, è bene dunque non eccedere con tisane e affini, avendo cura di prediligere marche e prodotti considerati sicuri per l’allattamento, come le tisane all’arancio, alla menta piperita, al lampone, alle bacche di rosa canina, tè rosso.
Sostanze chimiche
Un ultima cosa da evitare sono, naturalmente, le sostanze chimiche in tutte le loro forme, medicinali compresi. Nell’alimentazione quotidiana, è importante dunque controllare le etichette dei cibi, avendo cura di evitare quelli che hanno subito un processo di lavorazione in cui sono stati aggiunti molti additivi alimentari, in particolare l’aspartame: banditi quindi dolcificanti e bevande che contengono questa sostanza. Utile inoltre prediligere cibo bio, o anche semplicemente avere cura di lavare accuratamente e sbucciare frutta e verdura, così da ridurre al minimo il rischio di mettere in contatto voi e il vostro bambino con pesticidi. Attenzioni ai grassi: meglio mangiarli raramente, avendo cura di evitare le interiora degli animali e prediligendo latticini magri o bio. Per quanto riguarda il pesce, il pericolo viene dal mercurio: attenzione ai pesci di grossa taglia, come lo spada o il tonno (meglio non superare il 200 g a settimana). Diffidate infine anche di carni e pescato se poco o per niente cotti e se avete dei dubbi non esitate a contattare il vostro medico di fiducia.