Dopo un’esperienza così stressante come un parto prematuro, accudire da soli un bambino non nato a termine sembra essere un ostacolo quasi insormontabile. In realtà, però, i genitori tendono spesso ad ingigantire le loro responsabilità e le reali necessità del neonato. Esistono, naturalmente, alcuni accorgimenti da rispettare rigorosamente, ma allo stesso tempo, però, questo non significa affatto che un bambino prematuro rischi ancora per la sua vita.
La prima cosa da fare, infatti, è proprio quella di rilassarsi e fare mente locale: se vostro figlio è finalmente a casa significa che le sue condizioni di salute sono ottimali nonostante la sua minuscola statura. Stressarsi inutilmente, inoltre, non farebbe altro che rovinare i vostri primi momenti con il bambino, il quale risentirebbe sicuramente di tanta pressione.
Successivamente, poi, bisognerà adottare alcune misure protettive in modo da preparare la casa ad accogliere il bambino. Importantissimo, ad esempio, è calibrare la temperatura dell’abitazione sui 22°C circa, indipendentemente dalla stagione in cui ci si trova. Questo perché a differenza di un bambino nato a termine, il sistema termoregolatore di un bambino prematuro non si è ancora completamente sviluppato e non è in grado, quindi, di produrre la quantità di calore necessaria all’organismo.
Un altro accorgimento importante, inoltre, riguarda il nutrimento del neonato. In questo caso, infatti, sarà necessario provvedere all’allattamento ogni due ore circa, e non bisogna dimenticare che la sessione della poppata potrebbe durare anche un’ora, in quanto il bambino non è ancora capace di effettuare correttamente i movimenti necessari. Non mettetegli fretta, sicuramente la situazione migliorerà col tempo. Per quanto riguarda la frequenza, invece, basta tenere in considerazione le dimensioni del suo stomachino, indicativamente grande quanto il suo pugno: date le dimensioni minuscole, si svuota abbastanza in fretta e necessita quindi di rifornimenti in modo altrettanto veloce. Tuttavia, nel caso in cui non si allatti in modo naturale e si debba fare ricorso al latte artificiale, bisognerà sterilizzare appositamente il biberon da utilizzare, il quale andrà fatto bollire la prima volta per poi essere lavato comodamente nella lavastoviglie.
Per quanto concerne gli accessori necessari, cercate di non esagerare negli acquisti. In commercio potrete trovare sia pannolini che vestiti per bambini prematuri, ma tenete a mente che soltanto dopo qualche mese questi non vi serviranno più, per cui non occorre comprarne troppi.
Il discorso delle pappe, invece, va affrontato più in là, quando il piccolo avrà raggiunto almeno i 4 o i 6 mesi di vita. In genere, i requisiti fondamentali prevedono che il peso del bambino oscilli tra i 6 e gli 8 kg e che questi abbia già consumato almeno 800 g di latte in polvere. In ogni caso, comunque, non vi serviranno dei cibi appositi, e sarà il vostro medico di fiducia a dirvi quando effettuare il cambio.