Ci sono bambini che nei disegni non mettono soli, fiori e farfalle: rappresentano morti, feriti, devastazione. Sono i bambini che vivono nelle zone di guerra e che affrontano ogni giorno tragedie che li segneranno per tutta la vita.
War Toys: la guerra raccontata attraverso i giocattoli
Per questo è importante trovare un modo per far loro elaborare il dolore, per renderlo meno devastante. Brian McCarty, è un fotografo di giocattoli che lavora con brand importanti come Disney, ma che dal 2011 porta avanti il progetto War Toys.
In pratica ricrea con i giocattoli le scene dei disegni dei bambini, e l’effetto è davvero straniante, perchè lascia senza parole vedere delle bambole sorridenti, rappresentate morte e coperte di sangue. Ovviamente queste realizzazioni non sono fini a se stesse, ma Brian McCarty lavora in team con Myra Saad, una terapista libanese, che cerca di aiutare i bambini a superare i traumi della guerra. I piccoli vengono invitati a parlare e rielaborare i loro ricordi.
Tra i bambini con cui ha lavorato McCarty ci sono ad esempio i piccoli che vivono a Gaza, in Cisgiordania, in Israele e in Libano. Qui ha inontrato i bambini che fuggono dalla guerra in Siria.
Un progetto per guarire e sensibilizzare
Questo progetto ha poi anche l’obbiettivo di sensibilizzare le persone sua quanto possa essere terribile la guerra. Noi occidentali siamo ormai abituati a prestare poca attenzione a queste notizie, ma oggettivamente è difficile restare insensibili davanti alla riproduzione di scene così terribili fatte con i giocattoli.
L’idea di fare questa terapia legata all’arte è venuta a Brian McCarty grazie alla collaborazione con alcuni terapisti che aiutavano i bambini a superare i traumi attraverso il disegno, e questa idea è germogliata fino a diventare un progetto conosciuto in tutto il mondo.