Il Virus Respiratorio Sinciziale, o RSV, è il virus responsabile di circa il 60% delle infezioni delle vie respiratorie nei mesi invernali: praticamente ogni bambino viene infettato almeno una volta entro i due anni di età. L’RSV è il maggior indagato in caso di bronchioliti e polmoniti tra i più piccoli.
L’RSV è stagionale: alle nostre latitudini circola nei mesi invernali fino all’inizio della primavera, più precisamente tra ottobre/novembre e marzo/aprile, con un picco di diffusione tra dicembre e febbraio e si ripresenta purtroppo ogni anno.
È un virus molto contagioso in grado di infettare e reinfettare chiunque poiché il nostro organismo non sviluppa un’immunità di lunga durata e oltre il 90% dei bambini viene colpito.
Quali sono i sintomi del Virus Respiratorio Sinciziale?
Il virus sinciziale, in quanto virus respiratorio, può provocare una malattia senza sintomi o con sintomi lievi o simil influenzali; generalmente colpisce le alte vie respiratorie, tuttavia in alcuni casi può interessare anche le basse vie respiratorie e degenerare in bronchiolite (infiammazione dei bronchioli ovvero le diramazioni terminali dei bronchi) o polmonite.
I sintomi tipici dell’infezione da RSV possono così essere distinti tra:
- infezione delle alte vie respiratorie: naso che cola, raffreddore, starnuti, tosse;
- infezione delle basse vie respiratorie: bronchiti, bronchioliti e polmoniti con difficoltà respiratorie spesso associate a febbre alta.
Decorso della malattia da RSV
L’infezione provocata dal virus sinciziale generalmente guarisce da sola; in alcuni casi possono essere utili farmaci sintomatici per la cura dei sintomi correlati ad essa come febbre raffreddore o tosse.
Dal momento che parliamo di un virus, gli antibiotici non servono, a meno di una sospetta sovrapposizione batterica, che spetta al pediatra determinare: per cui è sempre bene contattarlo non abbandonandosi al fai da te, anche per evitare o prevenire le complicazioni.
Alcuni semplici accorgimenti possono migliorare il malessere generato dal contagio come bere molta acqua per mantenere le mucose idratate, usare un umidificatore, praticare frequenti lavaggi nasali.
Quando l’infezione arriva a colpire le basse vie respiratorie provocando la temuta bronchiolite o la polmonite può rendersi necessario il ricovero ospedaliero per la conseguente difficoltà respiratoria che si instaura.
Il ricovero solitamente è breve, dai 4 ai 5 giorni, e i bimbi ricevono ossigeno e liquidi per riprendersi velocemente.
Prestiamo attenzione a sintomi spia di complicazioni
L’evoluzione dell’infezione da virus sinciziale è imprevedibile: il 72% delle ospedalizzazioni per RSV riguarda bambini sani e nati a termine; fanno eccezione casi di particolari problemi di salute pregressi come malattie cardiache o respiratorie croniche che rendono i bambini maggiormente a rischio di sviluppare complicazioni.
Questi dati non devono però indurre al panico: è importante osservare i nostri bambini prestando attenzione a sintomi che possono essere spia del coinvolgimento delle basse vie respiratorie e di conseguenza avvertire tempestivamente il pediatra; è stato infatti osservato un aumento di incidenza di asma e broncospasmo nei bambini ospedalizzati nel primo anno di vita per RSV.
I sintomi da tenere in considerazione sono:
- rumori respiratori (sibili);
- respiro accelerato;
- boccheggiamento o apnea;
- cianosi (colorazione bluastra di bocca e unghie);
- rientramenti della parete toracica.
Nel caso di neonati può essere più difficoltoso notare alcuni di questi sintomi, in questo caso ciò che ci deve indurre a rivolgerci al pediatra sono:
- irritabilità;
- difficoltà a nutrirsi;
- labbra asciutte, poca urina e pianto senza lacrime (manifestazioni di disidratazione).
Accorgimenti igienici: la nostra arma per limitare la diffusione del virus sinciziale
Attualmente non esiste in commercio una soluzione preventiva in grado di proteggere i nostri bimbi dall’infezione da Virus Respiratorio Sinciziale, tuttavia si stanno sperimentando diverse soluzioni, tra cui l’uso di anticorpi monoclonali, per cercare di prevenire il sopraggiungere delle forme gravi.
L’unica nostra vera arma per contenere la diffusione del virus rimane il rispetto delle norme igieniche basilari, ormai ben note a tutti a causa della pandemia da coronavirus;
è fondamentale quindi:
- lavare bene le mani;
- usare detergenti alcolici in mancanza di acqua;
- non toccarsi naso, bocca, occhi;
- non toccare i bambini senza essersi prima lavati le mani;
- evitare i luoghi affollati nel periodo di massima circolazione del virus;
- non frequentare persone con sintomi da raffreddamento;
- non esporre i bambini al fumo di sigaretta;
- aerare di frequente gli ambienti.
Post in collaborazione con Sanofi