15 gennaio 2025 –
Essere genitori è un’esperienza che molti descrivono come un mix di emozioni intense, soddisfazioni inestimabili e momenti di gioia inaspettata. Eppure, per ogni momento di felicità c’è un contraltare di fatica, dubbi e responsabilità che spesso non vengono raccontati a sufficienza.
Proprio per questo ha fatto scalpore la riflessione condivisa su TikTok da una donna di New York, mamma di un bambino di tre anni, che ha deciso di rispondere con un sorprendente “no” alla domanda “Vale la pena avere figli?”.
Una prospettiva diversa dal solito
Nel suo video virale, Dominiece non ha detto di essersi pentita di essere madre: chiarisce più volte di amare incondizionatamente il proprio figlio e di non aver rimpianto la sua nascita neanche per un istante. Quello che vuole sottolineare sono le difficoltà dell’essere genitori: la genitorialità può essere totalizzante e spesso stressante, tanto da costringere a rivalutare la propria vita e le proprie priorità. Secondo lei, l’idealizzazione della maternità (e della paternità) finisce per nascondere gli aspetti più crudi e faticosi del diventare genitori.
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La sua testimonianza sfata l’idea tradizionale secondo cui l’amore per un figlio sia sufficiente a superare ogni ostacolo. Dominiece ammette di scontrarsi quotidianamente con la frenesia di dover bilanciare lavoro e cura di un bambino piccolo: dalle corse per riuscire a prenderlo in orario all’asilo, fino alle serate passate in bianco e ai rari momenti da dedicare a sé stessa. Il suo obiettivo è invitare a una riflessione più realistica su cosa significhi veramente essere genitori oggi.
@dominiece_ No…unless you hsve these things! #children #momtok #childless #womentok ♬ original sound – Dominiece
I tre requisiti fondamentali
Uno dei punti centrali del suo discorso ruota attorno a tre condizioni che aiutano a vivere più serenamente l’avventura della genitorialità:
- Un buon partner
Avere al proprio fianco una persona disposta a condividere impegni e fatiche fa un’enorme differenza. La collaborazione e la comprensione reciproca evitano che le incombenze gravino tutte sulle spalle di uno solo, situazione che può generare frustrazioni e stanchezza emotiva.
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Dominiece sottolinea come, anche nelle situazioni più felici, sarà inevitabile affrontare momenti complicati: a maggior ragione diventa vitale avere qualcuno con cui affrontarli insieme. - Stabilità economica
Nessuno nega che si possano crescere figli anche con risorse limitate, ma disporre di un sostegno economico aiuta a ridurre le pressioni pratiche e psicologiche. Le spese legate a un bambino – asilo, visite mediche, attività extrascolastiche – sono spesso ingenti e possono sommarsi ad altre necessità della vita quotidiana.
Poter contare su un budget adeguato permette, per esempio, di pagare babysitter o servizi di supporto nel caso in cui i genitori non riescano a gestire tutto da soli. - Una rete di supporto
Infine, Dominiece evidenzia quanto sia prezioso poter contare su parenti, amici o vicini di casa disponibili a dare una mano. Avere un nonno che si offre di prendere i nipoti all’uscita da scuola o un’amica che si presta a fare da babysitter in un’emergenza può fare la differenza tra lo sconforto e la serenità.
La possibilità di chiedere aiuto nei momenti difficili rende l’intera esperienza genitoriale meno isolante.
Se mancano due di questi tre pilastri, Dominiece non ha dubbi: la genitorialità diventa un carico enorme che rischia di compromettere la salute mentale e fisica di chi la vive.
La sfida di conciliare lavoro e famiglia
Un aspetto che la mamma newyorkese sottolinea particolarmente è la continua ricerca di equilibrio tra il ruolo di genitore e le altre sfere della vita: la carriera, la cura di sé e, se presente, la relazione di coppia. Spesso, dopo una giornata intensa in ufficio, bisogna correre a prendere il bambino all’asilo, preparare la cena e gestire la routine serale. A questo si sommano le emergenze dell’ultimo minuto, le notti insonni, gli appuntamenti dal pediatra e le attività extrascolastiche.
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Tutto ciò lascia poco spazio per il riposo o per coltivare le proprie passioni, con conseguenze tangibili sul benessere psicofisico. Non è raro che i genitori, soprattutto le madri, vivano sensi di colpa quando si dedicano a se stessi o quando sentono di non riuscire a fare tutto nel modo “perfetto” richiesto dalla società. Dominiece mette in luce quanto la perfezione, in realtà, sia un mito inarrivabile e che imparare a convivere con il senso di incompiutezza sia parte inevitabile del diventare genitori.
Le reazioni del web
Il messaggio di Dominiece, inevitabilmente provocatorio, ha attirato moltissima attenzione. Da un lato, numerosi genitori si sono ritrovati nelle sue parole: pur amando i propri figli, faticano ogni giorno tra lavoro, faccende di casa e impegni familiari, avvertendo una costante pressione a dover “tenere tutto sotto controllo”.
Dall’altro lato, c’è chi ha respinto il suo punto di vista: alcune mamme single, per esempio, hanno raccontato di essere riuscite a crescere i propri figli senza un partner e senza molte risorse, giudicando l’esperienza preziosa e irrinunciabile.
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Non è la prima volta che Dominiece si esprime sulle difficoltà di essere genitori. In un video precedente la mamma aveva anche reagito con forza davanti ai commenti infuocati su un post di suoi amici ‘child-free‘.
“Ma da genitori voi lo sapete quanto sacrificio c’è dietro la scelta di crescere un figlio. Quindi se qualche coppia decide che non fa per loro, qual è il problema?” aveva commentato.
@dominiece_ #childlessbychoice #parenttok #parentok #randomthoughts ♬ original sound – Dominiece
La stessa Dominiece ha comunque accolto con rispetto le opinioni divergenti, specificando però che la sua non voleva essere una sentenza sulla genitorialità, quanto una riflessione sui limiti e sulle fatiche quotidiane dei genitori che spesso vengono messe in secondo piano o minimizzate.