Negli ultimi anni, dai dati emersi dalle ricerche sul cancro infantile si può vedere con chiarezza che la percentuale di bambini e adolescenti con un’età compresa tra gli 0 e i 14 anni che riesce a sconfiggere un tumore maligno è di gran lunga superiore a quella degli adulti.
Il 15 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il Cancro Infantile: ne approfittiamo per ricordare gli enormi passi avanti nella ricerca.
Il convegno: adolescenti e tumore
Oltre al convegno organizzato dall’ospedale nel 2022, il Bambin Gesù ha dedicato un numero speciale della sua rivista a Scuola di Salute, in cui si affronta il tema dei tumori infantili.
Si è visto che i bambini e gli adolescenti riescono a guarire dal cancro se sottoposti a cure facenti parte del protocollo corretto. In parole semplici, 8 bambini su 10 riescono ad uscire dal tunnel del tumore se i genitori sono indirizzati verso i centri di riferimento adatti che utilizzano un protocollo pediatrico.
Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia perché la situazione degli adolescenti over 14 anni è più critica. Infatti, si è visto che chi ha dai 15 ai 19 anni e viene trattato seguendo il protocollo da adulti nei centri di riferimento non più pediatrici, ha il 38% di chance di sopravvivere. Decisamente troppo bassa.
Al contrario, iniziando a includere i pazienti adolescenti ancora con il protocollo pediatrico negli appositi centri per bambini, la possibilità di sopravvivenza saliva all’80%.
Il tumore pediatrico diverso da quello adulto
Sono soprattutto leucemie e sarcomi i tumori riscontrati nei bambini e negli adolescenti tra gli 0 e i 14 anni. Dopo tale età, si parla ancora di tumore pediatrico fino ai 19 anni e questo colpisce circa 800 individui ogni anno.
Il cancro pediatrico è completamente differente da quello che si riscontra nella popolazione adulta in quanto deriva da una mutazione embrionale. Al contrario, per gli individui adulti si parla di tumore quando si riscontra un’alterazione genetica a livello degli epiteli.
Negli ultimi anni è in crescita la percentuale di guarigione di bambini e adolescenti, che vengono sempre di più trattati con protocolli pediatrici. Tuttavia, Andrea Ferrari, responsabile della Commissione Adolescenti facente parte dell’Aeiop (Associazione Oncologia ed Ematologia Pediatrica), afferma che c’è ancora un ampio margine di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alle cure degli over 14.