Quando la musica salva la vita: è successo ad Ancona, durante un delicatissimo intervento per asportare un duplice tumore al cervello di un bambino di 10 anni.
Per la prima volta nell’ospedale Salesi del capoluogo delle Marche è entrato in sala operatoria un pianoforte, per allietare le ben 4 ore dell’operazione di asportazione chirurgica effettuata dallo staff medico del dottor Roberto Trignani.
Il pianista, Emiliano Toso, non è solamente un musicista ma un medico e biologo molecolare che da anni studia i benefici della musica sul sistema nervoso centrale e periferico: le note del pentagramma hanno anche proprietà curative per tutte quelle patologie con deficit immuno – generativi.
Un intervento effettuato sulle note del pentagramma
Per la prima volta sono state le note provenienti dalla tastiera di un pianoforte a coda ad accompagnare un intervento chirurgico: è stato una sorta di concerto curativo a 432 Hertz, frequenza curativa di guarigione, a cui hanno assistito sia gli specialisti medici chirurghi, sia il personale medico che il paziente che non ha dimostrato cedimenti, come si rivela dall’intero encefalogramma.
L’equipe del primario Roberto Trignani dello staff Ospedali Riuniti di Ancona ha asportato un duplice tumore al cervello, per curare una patologia al midollo spinale.
Un’armonia percepita dall’intero team medico
Come dimostra l’andamento dell’encefalogramma, il paziente ha percepito la musica in modo attivo, poiché il cervello ha reagito al ritmo delle frequenze della musica.
Grazie al pianista e medico Emiliano Toso, e alla fondazione Salesi che da anni studia i benefici della musica, si è creata nella sala operatoria un’armonia oceanica totalizzante che non solo ha permesso la concentrazione dello staff medico ma ha sviluppato la reazione positiva del bambino. I medici sono già molto propositivi verso la guarigione del paziente che presto potrà ricominciare a parlare e a camminare.
Giorgia Latini, assessore alla cultura, si è complimentata con tutto lo staff medico dell’ospedale Salesi di Ancona e in particolare con il biologo e musicista Emiliano Toso, per la sensibilità mostrata e l’impegno costante nella ricerca.