In linea con il piano denominato Family Act, è stata recentemente presentata una proposta di legge che mira ad allungare il congedo parentale per i papà fino a tre mesi.
Arriva dai deputati di Pd, Leu e FacciamoEco il disegno di legge che prevede per i freschi papà un consistente prolungamento da dieci giorni a tre mesi del tempo da dedicare al proprio figlio appena nato. Ecco in cosa consiste la proposta di legge.
Tre mesi con il bebè
Novanta giorni a casa insieme alla propria compagna e al proprio bimbo appena nato: è di fatto questa la proposta di legge avanzata alla Camera dai deputati Quartapelle, Palazzotto, Muroni e Fusacchia circa il prolungamento a tre mesi del congedo parentale per i neo papà.
Gli onorevoli di Pd, FacciamoEco e Leu hanno depositato a Montecitorio il testo di legge che prevede una notevole estensione del tempo da dedicare al proprio bebè, fin qui fermo ad appena dieci giorni, e presuppone anche una copertura economica totale.
I perché dietro la proposta
Sono stati gli stessi deputati a spiegare le motivazioni che hanno spinto in tale direzione. Senza alcun dubbio la possibilità anche per i neo papà di dedicarsi ai primi momenti del proprio bebè rappresenta un’esperienza unica ed impagabile.
Dunque la proposta mira a difendere il diritto anche dei padri di godere appieno della gioia iniziale del divenire genitori. A questo si aggiunge una necessaria complicità tra mamma e papà nei primi mesi.
Entrambi i genitori possono così condividere spazi, tempi ed impegni, godendo in maniera più complice e complementare della maternità.
La presenza dei papà in un momento delicato e complesso come quello post parto può inoltre essere un fattore di riduzione dello stress e dell’ansia per le nuove mamme. Esse potranno così dedicare più tempo al proprio riposo o al lavoro, senza rischiare di andare incontro a crisi o momenti di eccessiva difficoltà. Si tratta dunque di una complessiva visione nuova e certamente orientata al futuro della nostra società.