Muore all’ospedale Cisanello di Pisa il neonato di poco meno di due mesi coinvolto in un tamponamento avvenuto nel pomeriggio di domenica 16 Febbraio.
A nulla sono serviti i tempestivi soccorsi dei medici che hanno tentato in tutti i modi di salvargli la vita. Secondo le prime ricostruzioni, il bimbo è morto a seguito delle gravi ferite riportate dallo scoppio dell’airbag.
Lo scoppio dell’airbag uccide il neonato di Pisa
La famiglia di origini albanesi, ma residente da tempo nel Pisano, stava percorrendo una strada comunale con la propria vettura, quando è stata coinvolta in un incidente.
Terza di un tamponamento comunque non violento, l’auto è diventata lo scenario di una tragedia. Il piccolo, che avrebbe compiuto due mesi qualche giorno dopo l’impatto, viaggiava all’interno del proprio ovetto (regolarmente omologato) montato sul sedile anteriore, mentre la madre ed il fratello maggiore erano seduti dietro.
Il bimbo è stato investito dalla deflagrazione dell’airbag che gli ha causato un grave trauma cranico e toracico. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Pisa, per il neonato non c’è stato nulla da fare. È morto alle 22:30 circa, poche ore dopo l’incidente.
Ovetto sul sedile anteriore: l’airbag va sempre disattivato
Continuano ancora le indagini sulle dinamiche di questo tragico incidente. Nonostante il seggiolino fosse perfettamente montato sul sedile anteriore ed omologato, è diventato una trappola mortale per il piccolo passeggero a causa di una negligenza dei genitori, che ora risultano indagati per omicidio colposo.
Si ricorda infatti, come indicato dall’articolo 172 del codice della strada, l’airbag va sempre disattivato mediante l’apposito interruttore posto, in base al modello di veicolo, nel vano portaoggetti oppure alla fine del cruscotto.
Verificare sempre che la spia relativa all’airbag sia spenta. Per eventuali dubbi sulla localizzazione dell’interruttore consultare sempre il manuale d’istruzioni della vettura oppure contattare il servizio assistenza.
Un semplice accorgimento può salvare la vita di molti bambini e ridurre al massimo le possibilità che possano ripetersi episodi come la tragedia del neonato morto a Pisa.