Di fronte all’ennesimo episodio di abusi ai danni degli allievi di una scuola materna (nello specifico ci riferiamo ai maltrattamenti perpetrati da una maestra dell’asilo “Il Delfino” di Rimini), un gruppo di mamme è sceso in piazza per chiedere a gran voce che siano installate delle telecamere a circuito chiuso all’interno delle scuole d’infanzia. Tuttavia il legislatore vieta il monitoraggio, da parte dei sistemi di videosorveglianza, delle attività lavorative, al fine di tutelare la privacy dei dipendenti.
Le mamme di Rimini, tuttavia, sono riuscite a ottenere dall’Amministrazione comunale la possibilità di creare apposite commissioni di controllo dei servizi educativi. Tra i membri della commissione sono inclusi anche diversi rappresentanti dei genitori.
La legge sulla videosorveglianza potrebbe essere modificata
Alla luce degli ultimi episodi di cronaca il Garante della Privacy Antonello Soro, inizialmente irremovibile circa l’installazione delle telecamere all’interno delle scuole, oggi appare più propenso a una simile eventualità.
E certo li vietano vorrei vedere se sarebbero figli loro che ricevono maltrattamenti dalle maestre svogliato di metterle non se lo sarebbero fatto dire nemmeno 2volte