Quando i bambini nascono sono poche le interazioni che hanno con i genitori. Piangono quando c’è qualche problema o hanno bisogno di qualcosa mentre rimangono tranquilli se tutto scorre regolarmente senza intoppi. Questo accade fino a quando i neonati iniziano a sorridere instaurando così una prima forma di comunicazione volontaria non verbale con chi si prende cura di loro. Quando arriva il primo sorriso e perché è fondamentale corrisponderlo? Scopriamolo assieme.
I neonati sorridono già nel pancione!
I bambini iniziano a sorridere già dentro la pancia della mamma e quando nascono sono perfettamente in grado di compiere questo gesto ma lo fanno in maniera involontaria. Non è difficile infatti veder sorridere e fare smorfie divertenti i neonati quando dormono beatamente, quasi come se stessero sognando chissà cosa. Non si sa ancora bene perché lo facciano: si pensa sia un semplice riflesso nervoso o che sorridano per una sensazione piacevole che provano in quel preciso momento. Tuttavia quello che bisogna tenere in considerazione non è il primo sorriso del neonato in senso assoluto ma quello che elargisce volontariamente per connettersi con il mondo che lo circonda. È un passo importante per la sua evoluzione psicomotoria che i genitori devono riconoscere e corrispondere in maniera adeguata.
Il primo sorriso consapevole del neonato
Il primo sorriso che il bambino effettua da sveglio è chiamato sorriso sociale. In genere può iniziare a sorridere volontariamente fra il secondo e il quarto mese d’età ma capita anche che il bambino inizi precocemente a elargire a destra e a manca i suoi bellissimi sorrisi sdentati. Il neonato lancia un messaggio ben chiaro a chi ha davanti e si aspetta una risposta positiva. I genitori non solo dovrebbero sorridere a loro volta, cosa che fanno quasi sempre vista la tenerezza che suscita il sorriso di un neonato, ma possono arricchire il tipo di interazione con carezze, parole dolci, canzoncine e coccole. In questo modo poco a poco il bambino si sentirà sempre più amato e sarà stimolato a sua volta a scambiare messaggi di altra natura con chi lo circonda.
La comunicazione fra genitori e figli è fondamentale e inizia già dai primi istanti dopo la nascita del bambino. Voler iniziare a parlare con i figli in età avanzata quando mai si è tentato di interagire prima è poco efficace. Corrispondere i suoi sorrisi invece significa incentivare il suo desiderio e il suo sforzo per comunicare con gli altri. Acquisterà sicurezza in sé stesso con il passare del tempo e il fatto di essere ascoltato, compreso e apprezzato contribuirà a migliorare significativamente la qualità della sua vita negli anni a seguire.
Valentino Falco Faccoli