Il sorriso dei neonati non è un riflesso incondizionato: c’è un motivo, e lo spiega la rivista Plos One.
Il sorriso dei neonati: una tattica a tutti gli effetti
Stanno lì, comodi comodi nella loro carrozzina o nella culla, sotto gli sguardi compiaciuti dei loro genitori quando, tutto a un tratto, sorridono! Per quale motivo? Cosa spinge i neonati a sorridere? Secondo una ricerca scientifica pubblicata su Plos One, il sorriso dei neonati sarebbe assolutamente consapevole. I piccoli scelgono con chi sorridere, con il preciso scopo di ricevere in cambio un altro sorriso. Ma non è tutto qui: esattamente come fanno i comici, che cercano il momento ideale per colpire il loro pubblico con un’altra battuta, anche i bebè sceglierebbero l’istante perfetto per godere pienamente del sorriso altrui.
Certamente anche voi avrete notato questo comportamento ma, come spiega Javier Movellan, ricercatore del Machine Perception Laboratory della University of California e uno degli autori dello studio, fornire delle prove scientifiche non è stato semplice.
Il simulatore di sorrisi
Per la loro ricerca, gli scienziati si sono serviti di una tecnologia robotica molto complessa. In un primo momento hanno osservato le abitudini di alcuni neonati e, in base ai dati raccolti, hanno sviluppato un robot simile a un bimbo. In una fase successiva, la macchina è stata fatta interagire con alcuni studenti e i ricercatori si sono accorti che l’androide cercava di far sorridere chi gli stava di fronte, sorridendo, a sua volta.
Ancora, tuttavia, non è possibile stabilire con esattezza se il bambino cerca un’interazione con gli adulti, ciò che è sicuro, invece, è che i neonati hanno i loro scopi. E questo avviene prima dei quattro mesi d’età. Gli studi proseguono e adesso si sta cercando di capire se questo tentativo d’interazione provenga da un particolare meccanismo cognitivo o meno. Per il momento dobbiamo “accontentarci” dei risultati (straordinari) ottenuti e attendere nuovi e interessanti sviluppi.
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