Come ci insegna il padre della psicanalisi, Sigmund Freud, i sogni il più delle volte sono l’espressione di paure e desideri inespressi che si liberano nel momento in cui siamo più indifesi, il sonno.
Per le future mamme, il cui pensiero fisso è il proprio bambino, spesso la notte diventa un contenitore di scene bizzarre e d’immagini a volte spaventose, che in altre fasi della vita difficilmente comparirebbero.
Sogni e maternità: lo studio su Psychology Today
Uno studio pubblicato su Psychology Today ha voluto soffermarsi proprio sulla natura che queste immagini oniriche assumono nelle donne in gravidanza, e i risultati sono molto interessanti. La ricerca ha coinvolto un campione di 59 donne non incinte e 57 incinte, suddivise a loro volta in altri due sottogruppi: quelle che si trovavano tra la 26ª e la 29ªa settimana di gestazione (37 mamme) e altre che avevano superato la 30ª settimana di gravidanza (22 mamme).
Incubi in gravidanza: esperienze vivide e terribili
Al termine dell’indagine è stato riscontrato che le future mamme sognavano principalmente bebè e bambini, in base al periodo gestazionale in cui si trovavano le donne. Queste rappresentazioni inoltre diventavano sempre più intense dal momento in cui erano avvertiti i primi movimenti fetali (verso il 6°- 7° mese) fino all’8° mese. Al termine della gravidanza, infatti, la natura dei sogni cambia protagonisti e si dirige non più sul feto e la sua salute ma sul parto e sui problemi che potrebbero verificarsi.
Da quanto emerso, poi, nelle donne in dolce attesa è stata registrata una frequenza di incubi di 2,5 volte superiore rispetto alle loro coetanee non incinte. Questo fenomeno tuttavia sembrerebbe legato principalmente ai cambiamenti nella struttura del sonno, notoriamente discontinua nelle donne che aspettano un bambino, e che le indurrebbe a risvegli più frequenti e a un ricordo più vivido dei loro sogni.
Vittoria Marini
Roberta Corrao
Tiziana Di Menna