La sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser è al giorno d’oggi piuttosto diffusa nonostante siano ancora in tanti a non conoscerla. Essa consiste nella mancata formazione, parziale o completa, della vagina e dell’utero.
Sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser: in cosa consiste
Quando si parla della sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser si intende la mancata formazione dell’utero e della vagina in modo totale o parziale (chiamata anche agenesia).
Tale sindrome è congenita e può presentarsi da sola oppure accompagnata da altri disturbi come ad esempio difetti a livello cardiaco, renale, vertebrale. La sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser in genere viene scoperta durante il periodo adolescenziale dal momento che sono presenti i genitali esterni e le ovaie e dunque i caratteri sessuali secondari.
Quando una ragazza raggiunge i quattordici o sedici anni di età, di solito la mancata presenza delle mestruazioni può essere un campanello d’allarme. Tuttavia prima di passare alla diagnosi precisa è necessario prima escludere altre sindromi come ad esempio quelle cromosomiche.
Sindrome Mayer Rokitansky Kuster Hauser : cause principali e terapia
Nonostante questa sindrome sia sempre più diffusa ultimamente, le cause scatenanti non sono ancora note. Ciò che si conosce è che durante la vita embrionale, lo sviluppo del canale vaginale comincia ma poi improvvisamente si ferma prima di completarsi. Un’ipotesi sulla causa potrebbe riguardare la genetica, tuttavia non sono ancora stati identificati i geni coinvolti.
Chi è affetto da questa sindrome comunque può agire in un modo ben preciso ossia la ricostituzione del canale vaginale. In tal modo la ragazza potrà avere una normale vita sessuale. Tale ricostituzione avviene sia attraverso un intervento chirurgico oppure non chirurgico. Ciò naturalmente dipende dalla condizione iniziale: se la vagina è presente per almeno 1,5 centimetri allora viene inserito un tutore che con il passare del tempo ne consentirà l’allungamento.