Sempre più persone, uomini o donne, oggi scelgono di essere vegetariani. Bandire la carne e i derivati animali dalla propria dieta è una scelta alimentare possibile, e richiede solo piccoli accorgimenti per garantire il sufficiente apporto di sostanze nutritive. Tale scelta può essere dettata da motivazioni etiche, ideologiche o semplicemente di gusto e, naturalmente, può essere portata avanti anche in gravidanza. Ma si può davvero essere vegetariane in gravidanza? La risposta è si, certamente.
E allora, come muoversi quando, da vegetariane, si è in dolce attesa? Quali sono le regole da seguire per garantire al nascituro una crescita corretta, senza rinunciare alle proprie convinzioni alimentari?
Fisiologicamente la gravidanza scombussola l’organismo della donna, alterando alcuni valori di primaria importanza. Minerali, ferro, proteine, zinco, calcio, vitamine, iodio…sono tutte sostanze fondamentali per il corpo, da integrare con sostituti nel caso in cui fossero carenti. Ecco allora che la prima cosa da fare è tenere i parametri sotto controllo con periodici esami del sangue. E, di pari passo alle analisi del sangue, ci dev’essere la consulenza del proprio ginecologo.
Per stare tranquille, occorre fare il punto sulla propria alimentazione, insieme al medico di fiducia, pianificando una dieta ricca e variegata, in grado di garantire il giusto apporto di sostanze a sé e al proprio bambino. Fin dai primi mesi, è assolutamente consigliata l’assunzione dell’acido folico, ricco di vitamina B. Inoltre, è buona norma fare il pieno di frutta e verdura.
Tra i frutti sono da preferire quelli ricchi di vitamina C, come agrumi e kiwi (evitando di associarli a cibi ricchi di calcio, come i latticini). Tra le verdure è meglio scegliere quelle a foglie verde scuro (spinaci, erbette, coste…), da abbinare questa volta a latte e formaggi, per il giusto quantitativo di vitamina B2. Molto consigliati sono anche i cereali integrali e i legumi, ricchi di ferro.
E poi, bere molta acqua, stare tranquille e pensare positivo!