Il sesso in gravidanza è assolutamente concesso, tuttavia è bene tenere presente quelli che sono i cambiamenti del corpo femminile per vivere al meglio l’erotismo di coppia. Vediamo di seguito in che modo dovrebbero essere gestiti i rapporti sessuali durante la gravidanza.
Il primo trimestre
Va detto che nel primo trimestre è piuttosto comune che i rapporti sessuali vengano sospesi o che quantomeno si diradino, in quanto da una parte la rivoluzione ormonale in atto riduce il desiderio sessuale femminile e, dall’altra, la nausea, la stanchezza e la sonnolenza che caratterizzano questa fase non favoriscono l’incontro intimo con il proprio compagno. Anche l’uomo, spesso, in questo periodo è talmente preso dal pensiero di diventare padre, che mette in secondo piano la vita sessuale. Inoltre, in molti casi, sia la gestante che il proprio compagno temono, sbagliando, che fare l’amore possa nuocere al feto. In realtà il bambino si trova all’interno dell’utero ed è ben protetto dal sacco amniotico, per cui non corre alcun tipo di rischio. Addirittura alcuni studi hanno dimostrato che durante il rapporto sessuale il nascituro è particolarmente rilassato (il battito cardiaco rallenta) grazie al rilascio di endorfine, le sostanze chimiche prodotte dal cervello e che determinano nella donna benessere e appagamento.
Il secondo trimestre
Il secondo trimestre è la fase di gestazione ideale per vivere in maniera piena e gioiosa la sessualità. Il desiderio, dopo il precedente periodo di astinenza, infatti, torna ad aumentare per entrambi, e i fastidi di natura fisica della donna sono totalmente scomparsi. D’altra parte la pancia non è ancora a tal punto ingombrante da costituire un problema per i rapporti sessuali. Dal quarto al sesto mese, dunque, non esitate a godervi la vostra intimità di coppia!
Il terzo trimestre
In questa fase le cose, dal punto di vista dell’attività sessuale, tornano a complicarsi: la pancia è ormai troppo voluminosa per sperimentare tutte le posizioni del kamasutra e talora un fastidioso gonfiore vaginale rende difficoltosa la penetrazione. L’unica soluzione è trovare con la complicità del partner delle stimolanti alternative al coito.