Il Consiglio di Stato ha finalmente dato il via libera al Ministero delle Infrastrutture per il decreto sui seggiolini antiabbandono. Tuttavia nel decreto sono state riscontrate alcune irregolarità e incongruenze che hanno rallentato l’obbligo di avere un dispositivo anitabbandono sul seggiolino in macchina.
Dispositivi antiabbandono in macchina: il via libera dato dal Consiglio di Stato
Il Ministero delle Infrastrutture ha da poco ottenuto il via libera del Consiglio di Stato per il decreto che obbliga ad avere un dispositivo antiabbandono sul seggiolino in auto.
La legge sarebbe dovuta entrare in vigore già a partire dal primo luglio ma a causa di alcune incongruenze l’obbligo non è ancora entrato in vigore. Il Consiglio di Stato infatti afferma che ci sarebbero delle irregolarità nel decreto e in particolare per l’impatto economico che tale obbligo avrà sui consumatori e gli operatori economici.
Le lacune inoltre riguardano anche le tipologie di seggiolino antiabbandono che dovranno essere utilizzate e che dovranno essere coerenti con la normativa.
Obbligo di dispositivi antiabbandono per le automobili: le lacune maggiori
Quella del seggiolino antiabbandono in auto è sicuramente una misura necessaria che deve essere applicata il prima possibile ma che prevede ancora oggi alcune lacune che devono essere risolte.
Una di queste riguarda proprio i limiti di età e di statura per l’obbligo del seggiolino. Secondo il codice della strada i bambini che sono alti meno di un metro e cinquanta e hanno meno di dieci anni dovrebbero avere il seggiolino antiabbandono.
Tale normativa però è incongruente con la legge sui seggiolini dal momento che quest’ultima dichiara che l’obbligo è previsto soltanto per i bambini che hanno un’età inferiore ai quattro anni.
Per tale ragione il governo ritiene necessario rivedere il decreto cercando di regolarizzare queste lacune in modo tale da poter far entrare in vigore la legge, che prevede una sanzione per tutti coloro che non la rispettano.