Quando un bambino raggiunge l’età di 2 o 3 anni tende spesso a trattenere la pipì e la pupù. Si tratta di una situazione assai comune che non deve allarmare e che può essere risolta con successo adottando alcuni rimedi.
Quando il bambino trattiene la pipì e la pupù
Molti bambini manifestano il timore di andare in bagno per fare i propri bisogni. Questa situazione si verifica durante una fase evolutiva molto importante della crescita, ovvero fra i 2 e i 3 anni. In questo periodo ogni bambino acquisisce il controllo degli sfinteri, ascoltando ciò di cui ha bisogno il proprio corpo, senza l’intervento dei genitori.
Si tratta di un momento assai delicato che richiede tanta attenzione e pazienza da parte di mamma e papà. In alcuni casi, infatti, il passaggio dal pannolino al vasino avviene in maniera naturale. Altre volte, invece, questo cambiamento genera diverse difficoltà.
La prima cosa da fare è capire se il bambino è pronto o meno a questo passo verso la crescita, senza essere frettolosi nell’imporre il vasino.
Meglio affrontare il passaggio durante i mesi estivi, quando il bambino veste con abiti più leggeri e potrà affrontare minori barriere fisiologiche.
Come gestire la situazione?
Le feci vengono considerate dai bambini come una parte di se stessi, molto difficoltosa da lasciare andare. Buona regola, secondo gli psicologi esperti in età evolutiva, è creare attorno a questo momento un rinforzo positivo, grazie magari anche ad uno spunto di gioco. Potrebbe essere utile proporre una lettura, e lasciare il bambino nella sua intimità e in una situazione di serenità, senza interferire.
Un altro modo per invogliare il bambino ad andare in bagno consiste nel partecipare al momento del rilascio delle feci, salutandole e rendendo questo momento gioioso.
Poiché durante la fase dello spannolinamento possono capitare piccoli incidenti, noi genitori dobbiamo fare molta attenzione a non sgridare il bambino: in quei momenti il bambino percepirà il nostro fastidio e le nostre critiche senza prendere la giusta distanza, rendendo la fase dell’acquisizione dell’autonomia sempre più difficile. Occorre quindi incoraggiarlo sempre e mantenere un canale di comunicazione aperto per eliminare qualsiasi disagio da questa delicata fase.
Non dimentichiamo inoltre, l’attenzione all’alimentazione : in caso di stitichezza vera e propria, si può correggere la dieta attraverso il consulto pediatrico.