Lo scollamento meccanico delle membrane fetali e del liquido amniotico, rappresenta una efficace procedura per stimolare e velocizzare il parto. Lo scollamento, che in taluni casi può risultare doloroso, viene effettuato manualmente dal ginecologo o dall’ostetrica. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
In cosa consiste lo scollamento delle membrane fetali
Nel caso in cui il travaglio, una volta giunto o superato il termine della gravidanza (ovvero la quarantesima settimana di gestazione), non si avvii in maniera spontanea, il medico o l’ostetrica possono decidere di indurlo attraverso lo scollamento manuale delle membrane amniocoriali, le quali sono collocate sulla superficie interna del collo dell’utero. Si tratta di una manovra che consente, infatti, di favorire la produzione di prostaglandine, una sostanza in grado di stimolare le contrazioni uterine.
In genere si ricorre a questa pratica quando il collo dell’utero è almeno lievemente dilatato, in quanto in caso contrario tale manovra può risultare inefficace. L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ritiene che la metodica dello scollamento delle membrane sia da preferire agli interventi di induzione farmacologica.
Scollamento delle membrane: come si effettua
Il ginecologo introduce 2 o 3 centimetri di dito all’interno della cervice uterina della paziente, al fine di separare il sacco amniotico dalle membrane amniocoriali, che, come detto, sono collocate sulla parete del collo dell’utero. Il dito, lo ricordiamo, viene fatto ruotare un paio di volte: tale movimento può provocare un intenso dolore o un semplice fastidio, in base alla soglia del dolore della partoriente.
Scollamento delle membrane: gli effetti collaterali
Dopo questa manovra, anche a distanza di ore, può verificarsi una emorragia, non dissimile dal tipico flusso mestruale.
Lo scollamento delle membrane non sempre funziona: ciò significa che la manovra potrebbe non essere in grado di indurre il travaglio. In tal caso è necessario ricorrere alla somministrazione di ossitocina per via endovenosa.
A me hanno provocato lo scollamento delle membrane a 39+6…il giorno dopo mi si sn rotte le acque… E dopo ancora 2 giorni mi hanno dovuto fare il parto indotto…qndi a cosa è servita la manovra dello scollamento? A nulla, anzi ha peggiorato la situazione
Fatto!! Con due ore ho partorito
Maiiiii piu’!!!!!!! Fatto x 3 volte allamia prima gravidanza!!! X poi finire a cesareo!! Pienamente daccordo con te Vittoria vena
io l ho fatto il parto indotto anno indotto a mezzanotte .la mia piccola è nata alle 7:30 la mattina .e in sala travaglio nemmeno in sala parto sono andata.
Avevo la data del parto il 15 maggio anche se ero sicura che fosse sbagliata, l’avevano anticipata per un errore di calcolo scoperto all’ultimo( poco prima di indurmi il parto) da un ginecologo morale secondo loro doveva nascere il 15 lo scollamento delle membrane me l’hanno fatto il 22, mio figlio Gioele e’ nato il 31!!!! Piccolo dettaglio insignificante!! Hahahah a i bimbi nascono quando vogliono nascere tutte le altre manovre dolorose e senza senso servono per accelerare i tempi … tempi che non andrebbero accelerati almeno quelli della nacita di un bimbo!!
Fatto anche a me perché avevo rotto le acque da 12 ore e ancora il travaglio non era partito dopo 5 ore e nata Aurora ❤❤ manovra dolorosa ma ringrazio ancora il ginecologo perché da lì non si muoveva
Con me ha funzionato… nn è stato doloroso, fastidioso, come il dolore del ciclo… fatto al mattino alle 11 e alle 17:30 è partito il travaglio!
Anche a me stessi orari poi ho partorito alle 20
Io a mezzanotte!! Mi è andata peggio!z
me lo ricordo come fosse ora.. che dolore. Però con esito positivo fatto alle 19 e Mattia è nato alle 8 del giorno successivo!!
Fatto anche io… e stato doloroso ma alla fine dopo 10 lunghe ore e nata la mia piccoLa
Fatto dalla ginecologa perché avevo rotto le acque da qualche ora ma il travaglio non partiva…doloroso ma veloce e più che sopportabile!