Il 14 Febbraio è il giorno deputato all’Amore. L’Amore che, quando siamo sposate o conviviamo, diamo per scontato. L’Amore che, quando abbiamo figli, assume una forma diversa. Diventa logistica.
L’Amore che, certi giorni, siamo troppo stanche per tenere stretto, coccolato ed abbracciato. Chi ce l’avrebbe mai detto che, con i figli, le cose sarebbero cambiate così tanto. Con i figli la vita si trasforma e, con lei, il modo di avvertire e di manifestare l’amore.
Quante di noi, prima della maternità, erano donne sempre in super ghingheri, sempre ben vestite e truccate? Subito dopo, ci siamo trasformate in donne-pigiama, donne-tuta. Donne-divanoletto dopo le 22.00.
Se, da un lato, non dobbiamo essere troppo severe con noi stesse, dall’altro ci sono un mucchio di persone (spesso senza figli, o con figli così grandi da essersi dimenticate come sia faticoso all’inizio) che ci dicono frasi no sense. Frasi che non tengono presente la vita di tutti i giorni, quando ci sono bambini piccoli a casa.
Frasi del tipo:
-Non fare che, appena hai dei figli, ti svacchi. Ti trascuri. Ti occupi solo di loro. Ok, ci sto! Ti porto mio figlio oggi, a casa, e me lo vengo a prendere a 18 anni!
– Esci, non fare la vecchia! Non diventare una reclusa, che non fa mai niente. Giusto. Giustissimo. Ti stai candidando come babysitter?
– Prima, facevi sempre tardi. Cinema, discoteca. Feste, cene. Aperitivi. Ora, a mezzanotte, sei uno zombie. Guarda che io faccio tardissimo tutt’ora. Sono in piedi alle due di notte, ma anche alle tre e alle quattro. Solo che, al posto di un drink in mano, ho un bambino, un pannolino, un biberon e una tetta.
– Ma possibile che, quando uscite, voi coppie con figli, parlate sempre e solo di loro? E si, ti do ragione su questo. Ti prometto che non accadrà più. Il problema è che, quando finiamo di metterci d’accordo su chi va a prendere chi / quando dobbiamo chiamare la pediatra / cosa pensi della babysitter / c’è la nuova offerta dei pannolini non possiamo perderla eccetera eccetera… la serata è finita. Siamo tornati a casa, e ci siamo messi a dormire senza accorgercene.
L’Amore, al tempo dei figli, è un po’ così. Passa attraverso queste fasi. Fasi fatte di cose da dirsi, prima che vengano via di mente. Ragguagli sui loro progressi. Riflessioni su come crescano in fretta, su come sembra ieri che gattonavano. Su come riempiano il cuore e l’anima. E poi ci sono anche piccoli liti, nuovi screzi a causa del sonno, della stanchezza, delle ripetute sveglie notturne.
Non è brutta questa nuova modalità d’amore, è solo diversa, perché è qualcosa che passa attraverso una nuova persona. Un piccolo esserino che ci arricchisce, ma ci sfinisce. Un tenero sguardo che illumina le nostre giornate e che, pian piano, quando le cose andranno meglio, quando non ci saranno più le colichette e le notti insonni, ci farà scoprire una coppia più completa. Una coppia che ha trovato una nuova forma d’amore.
La Famiglia.
Buon San Valentino a tutti!