È stata ritrovata la ragazza polacca Marta Wozniel che il 5 Maggio scorso ha rapito suo figlio dal reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Ruggi di Aragona a Salerno. Aveva partorito in stato di ebrezza e il Tribunale le aveva negato l’affidamento.
Un mese prima la donna aveva partorito in evidente stato di ebrezza
Il bimbo è venuto alla luce il 28 Marzo ma il Tribunale dei Minori ha disposto il fermo del neonato in ospedale in attesa di trovargli un’adeguata sistemazione.
La Wozniel infatti, già arrestata qualche anno prima per spaccio di stupefacenti, al momento del parto si trovava in stato confusionale a causa di un eccesso di alcool e per tale motivo, è stata ritenuta non idonea ad occuparsi di suo figlio.
La donna poteva vedere il bambino soltanto durante l’orario di allattamento, in attesa che venisse dato in affidamento ad una casa famiglia.
La sera del 5 Maggio tuttavia, la giovane polacca, approfittando del cambio turno in ospedale, intorno alle ore 21, ha messo il bambino in un porta enfant e si è allontanata rapidamente dal reparto.
Madre e figlio sono stati ritrovati dalla Polizia venti ore dopo la fuga
Le telecamere di soverglianza dell’ospedale hanno incastrato la donna, attesa da un complice, all’ingresso del nosocomio. Il personale infermieristico, allarmato, ha avvertito le autorità che si sono messe subito alla ricerca dei fuggitivi diretti verso la metropolitana.
La donna viene ritrovata in compagnia della cognata, in un casolare abbandonato, sito in via Eugenio Caterina, a pochi metri dalla casa del fratello. Il piccolo fortunatamente presentava buone condizioni di salute e cosi è tolto alla madre e riportato subito in ospedale.
Il Pubblico Ministero Katia Cardillo ha aperto contemporaneamente due inchieste: una per valutare la posizione della Wonzel e dei suoi familiari complici e l’altra per vagliare le responsabilità del primario del reparto di Terapia intensiva Neonatale e dello staff medico al completo.
Per quanto infatti, la madre del bambino, avesse progettato la fuga nei minimi dettagli, simili episodi non dovrebbero mai verificarsi, specialmente in un reparto dove si trovano neonati bisognosi di cure particolari.