La rosolia è una malattia particolarmente pericolosa durante la gravidanza. Se una donna non è immunizzata e contrae la rosolia, c’è una probabilità che il virus venga trasmesso al feto, comportando gravi conseguenze.
In precedenza, lo screening per la rosolia era fortemente consigliato alle donne incinte, come parte degli esami da fare in gravidanza e nel gruppo del TORCH Test. Ma ora non è più necessario. Vediamo perché.
Screening rosolia in gravidanza: le nuove linee guida
A gennaio 2024 l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha aggiornato le Linee guida per la gravidanza fisiologica, eliminando lo screening per la rosolia nelle donne incinte. Questa decisione è stata presa alla luce di due importanti fattori:
- L’immunizzazione definitiva dopo la contrazione della rosolia: Contrarre la rosolia conferisce un’immunità permanente al virus, similmente a quanto avviene per morbillo, parotite e varicella. Il test della rosolia, o Rubeo test, non è più necessario per le donne incinte in quanto l’infezione in sé garantisce l’immunizzazione.
- L’eliminazione della trasmissione endemica della rosolia in Italia: Dal 2021, l’Italia ha ottenuto l’eliminazione della trasmissione endemica della rosolia, grazie a tassi di copertura vaccinale elevati (93,8% a 24 mesi di età per i nati nel 2020 e 93,3% per la prima dose e 89,0% per la seconda dose a 18 anni per i nati nel 2003). L’incidenza poi di sindrome da rosolia congenita (ovvero la trasmissione da madre a feto) è inferiore a un caso su 100.000 nati vivi nel 2013, con assenza di casi dal 2018.
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Rosolia e rischi per il feto
La sindrome da rosolia congenita può avere gravi conseguenze per il feto, soprattutto se la madre contrae l’infezione nelle prime fasi della gravidanza. Il virus può causare:
- Aborto spontaneo
- Morte intrauterina
- Malformazioni
- Anomalie funzionali
- Ritardo mentale
Tuttavia, l’assenza di una terapia specifica che possa ridurre la trasmissione della rosolia da madre a feto in caso di infezione, rende ormai praticamente inutile lo screening, mentre assume maggiore importanza la copertura vaccinale.
La vaccinazione: arma fondamentale di prevenzione
Infatti, per l’eliminazione della trasmissione endemica la vaccinazione rimane la strategia più efficace per prevenire la rosolia. Per questo motivo, le Linee guida raccomandano di:
- Offrire la vaccinazione anti-rosolia a tutte le donne suscettibili dopo il parto: La vaccinazione è controindicata durante la gravidanza, in quanto contiene virus vivi attenuati. È quindi fondamentale vaccinarsi dopo il parto per proteggere i futuri figli. Le donne suscettibili sono quelle che non hanno documentazione di avvenuta vaccinazione con due dosi o di pregressa infezione.
- Informare le donne sulla gratuità dei test per verificare la suscettibilità e della vaccinazione in periodo preconcezionale: Conoscere il proprio stato di suscettibilità allows di pianificare la vaccinazione in modo sicuro ed efficace.
L’aggiornamento delle Linee guida per la gravidanza fisiologica riflette quindi l’evoluzione positiva del quadro epidemiologico della rosolia in Italia e le alte coperture vaccinali hanno reso lo screening non più necessario per le donne incinte.