Non sempre i rimedi della nonna sono stati infallibili, a vederli ora alcuni sono terrorizzanti.
In un simpatico articolo, Niccolò De Rosa ha raccolto tutte le credenze del passato su come si cresce un neonato. Alcune sono bizzarre altre, direi, criminali.
Vediamone insieme qualcuna.
Bambini allattati da animali
Quando una mamma non aveva latte e non poteva permettersi una balia, allora per non far morire il suo bambino, lo attaccava alle mammelle degli animali da latte. Particolarmente utili a questo scopo erano le capre, che hanno salvato da morte certa moltissimi bambini.
Dito in bocca
Nei primi anni del 1900 si credeva che se il bambino avesse succhiato il dito, si sarebbe poi masturbato una volta diventato adulto. Così inventarono dei guanti particolari per bebè, per evitare che questo accadesse.
Non ci sono più i rimedi della nonna di una volta (per fortuna!)
Nel 1845 Charlotte N. Winslow ideò un metodo semplicissimo per far passare ai bambini il mal di denti, la diarrea e vari altri malanni: il magico Mrs. Winslow’s Soothing Syrup.
Il rimedio era composto da morfina, alcool e oppiacei. D’altronde, ai tempi non era obbligatorio indicare gli ingredienti sull’etichetta. La donna fu poi denunciata nel 1910, ma lo sciroppo fu venduto almeno fino al 1930.
Un po’ d’aria fresca
Per far prendere aria ai neonati, si usava un rimedio discutibile, per usare un eufemismo: si appendevano delle gabbie al davanzale della finestra e all’interno vi si depositavano i bambini. Che potevano godersi per un po’ il sole, col brivido di essere sospeso nel vuoto.
Il solletico? Proprio no!
C’è stato un periodo in cui i medici consideravano il solletico una pratica dannosa per bambini e neonati, quindi fortemente sconsigliato.
Inoltre, in alcuni periodi storici, i medici credevano che i neonati fossero molto pericolosi in quanto portatori di germi, pertanto si sconsigliava il contatto con i bambini.
I piccoli venivano nutriti con sistemi complessi che permettevano al personale sanitario di non toccare il bambino. Per i genitori la raccomandazione era di far sentire il proprio affetto ai bambini con una stretta di mano…
Sarei proprio curiosa di sapere come verranno giudicati i nostri metodi tra un centinaio d’anni. Chissà!