L’aborto spontaneo è purtroppo un evento abbastanza frequente che cresce all’aumentare dell’età materna: in generale si stima che circa il 15-20% delle gravidanze si interrompe spontaneamente nelle prime settimane. Superare la perdita non è semplicissimo e lo è ancora meno quando dopo il primo sopraggiunge il secondo aborto spontaneo a causa di malformazioni o problemi dell’utero, disturbi del sistema immunitario, alterazioni della coagulazione del sangue, infezioni del tratto genitale o di patologie endocrine come l’ipotiroidismo, il diabete o la sindrome dell’ovaio policistico.
Rimanere incinta dopo il secondo aborto spontaneo: cosa dicono gli studi?
Perdere le speranze dopo il secondo aborto non è contemplato, almeno secondo le linee guida dell’OMS. E allora scopriamo di più sui tempi ideali per rimanere incinta dopo il secondo aborto spontaneo. Se da un lato le attuali linee guida dell’OMS affermano che dopo un aborto spontaneo bisognerebbe aspettare 6 mesi prima di cercare una nuova gravidanza al fine di ridurre il rischio che si verifichi di nuovo, dall’altro un recente studio rivela che concepire un bambino entro i sei mesi dalla perdita non rappresenta invece un rischio maggiore di avere un nuovo aborto spontaneo. Insomma i pareri in materia sono piuttosto discordanti, in quanto ogni medico la pensa a modo suo e c’è chi addirittura invita le pazienti a riprovarci già dopo tre mesi.
Più di un aborto spontaneo: concepire prima o dopo i sei mesi dalla perdita del feto?
La necessità di aspettare almeno sei mesi prima di riprovare ad avere un figlio è per lo più giustificata dal fatto che secondo alcuni medici l’attesa aumenta le possibilità di recupero fisico ed emotivo della madre. In realtà secondo uno studio pubblicato sulla rivista British Medical Journal ad avere più probabilità di portare a termine la gravidanza dopo uno o più aborti spontanei sono le donne che hanno concepito un bambino entro sei mesi dalla perdita, mentre il tasso più basso è stato registrato tra le donne che hanno atteso più di due anni prima di concepire nuovamente. Dal confronto dei dati tra chi ha concepito entro 6 mesi e chi invece in un periodo di tempo compreso tra i 6 e i 12 mesi, così come raccomanda l’OMS, è emerso che le donne che sono rimaste incinte entro i 6 mesi dall’ultimo aborto non volontario hanno: il 34% di probabilità in meno di avere un altro aborto spontaneo, il 57% in meno di avere un’interruzione di gravidanza e il 52% in meno di avere una gravidanza extrauterina.
Aborto spontaneo: per le gravidanze successive importante lo stile di vita
Indipendentemente dagli studi e dalle percentuali, la decisione del momento più opportuno per riprovare a concepire è personalissima, in quanto è fondamentale che le donne si sentano emotivamente e fisicamente pronte per riprovarci. Dopodiché un ruolo importante lo svolgeranno lo stile di vita e le visite di controllo che aiuteranno le future mamme a ottimizzare il proprio stato di salute, riducendo per quanto possibile il rischio di complicanze.