Quando nasce un bambino, una delle cose a cui si tende a non pensare è la trafila burocratica per registrarne la nascita. Questo è comprensibile, ovviamente. A chi viene voglia di penare a uffici e scartoffie quando si ha tra le braccia il nuovo fagottino tutto da coccolare? Solitamente quindi, queste pratiche sono delegate al papà, dato che la mamma ha già fin troppe incombenze, soprattutto poi in caso di parti complicati in cui la salute della mamma è messa alla prova. Ma tante volte anche il papà alla prima nascita può trovarsi spiazzato, e allora vediamo come e dove richiedere la dichiarazione di nascita.
Cos’è la dichiarazione di nascita
La dichiarazione di nascita è un documento necessario al fine di ottenere il certificato di nascita del proprio bambino. Nella dichiarazione di nascita vengono attestati nome e cognome del bambino, luogo, data e orario della nascita. Questo documento può essere richiesto direttamente in ospedale, entro 3 giorni dalla nascita del bambino, oppure in Comune, entro 10 giorni dalla nascita. Occorre un documento d’identità valido e l’attestazione di nascita che viene rilasciata dopo il parto. Se i genitori sono sposati può richiedere il documento uno solo dei due, per esempio può andare il solo padre se la madre non se la sente o preferisce stare in casa con il nuovo arrivato.
Se i genitori non sono coniugati occorre la firma di entrambi, a meno che il bambino non sia riconosciuto da un solo genitore. In caso di cittadini di nazionalità non italiana, occorre anche presentare tra la documentazione il permesso di soggiorno e il passaporto.
Se i genitori non riconoscono il bambino
Purtroppo delle volte capita che nessuno dei due genitori riconosca il bambino, come nel caso in cui venga lasciato anonimamente all’ospedale. In questa circostanza la dichiarazione può essere fatta anche dall’ostetrica o dal medico dell’ospedale in cui il bambino è venuto alla luce o è stato abbandonato dalla madre.
Ogni realtà è un po’ a sé. Noi (ho partorito in un ospedale di Roma) non siamo dovuti andare nemmeno all’ufficio delle Entrate perché è stato direttamente l’addetto del comune (presente ogni giorno nella struttura in determinate fasce orarie) ad effettuare le comunicazioni e il codice fiscale lo abbiamo ricevuto una quindicina dopo a casa. Così come, pur non essendo coniugati, è stato il mio compagno a fare la registrazione (allo sportello dell’ospedale dedicato, dal citato addetto comunale) portando a me un foglio da firmare che l’addetto è poi passato a prendere da me in reparto.
Rossella Mancini
Karina Rizo
L’ ostretica o il ginecologo rilasciano il documento di nascita, di solito negli ospedali c’ e una stanza con addetto del comune dove viene registrato il bambino. Del primo figlio non essendo ancora sposati siamo dovuti andare io e il papà della seconda ha fatto tutto lui,con il certificato che rilasci l’ addetto si va all’ ufficio dell’ Entrate per far creare il codice fiscale del proprio bambino che rilasciano subito. Non so’ entro quanti giorni si ha di tempo. Maternità.it corregge temi se sbaglio. Grazie
Jose Antonio Soto Barrientos legge
Gaetano Rosa Busciola gaetano dopo leggi..
Giovanni Sartori inizia a studiare
Con tutte le tasse che dovrà pagare è meglio non registrarlo.