Il Ministero della Salute ha ritirato due lotti di latte in polvere per neonati, a causa di una difformità tra quanto riportato in etichetta e l’effettiva destinazione al consumo.
Analizzando il prodotto, infatti, gli esperti hanno visto che esso era adatto per bambini da uno a tre anni di età e non, come riportato sulla confezione, dai sei mesi di vita in poi.
Questo episodio ha riportato l’attenzione sul dibattito circa l’importanza dell’alimentazione neonatale, in particolare per quanto riguarda la differenziazione in base alla fasce di età, anche se si tratta di semplice latte artificiale.
Lotti di latte in polvere ritirato: la vicenda
Sono due i lotti di latte ritirati dal Ministero della Salute, per difformità tra quanto riportato sulla confezione e i destinatari effettivi del prodotto.
Si tratta di due lotti di latte per neonati a marchio HIPP, parzialmente scremato e semiliquido. I lotti interessati dal provvedimento ministeriale sono i n. 201901 e 201902, il produttore è Pinzgau Milch Produktions GmbH per HiPP Germania, già noto al Ministero per altre segnalazioni.
I due lotti, che scadono in data 20-10-2022, riportano nell’etichetta un’indicazione errata circa la fascia di età di destinazione del prodotto: non dai sei mesi di vita in poi ma da uno a tre anni.
Latte ritirato: l’importanza dell’alimentazione neonatale
Questa vicenda ha riportato l’attenzione sull’importanza dell’alimentazione neonatale: i pediatri concordano nel ritenere che l’allattamento naturale non dovrebbe mai superare i due anni di vita, dopodiché il bambino dovrebbe essere abituato a consumare, gradatamente, pasti solidi o semisolidi, a tavola assieme ai genitori. Il latte artificiale fino a tre anni può essere consumato, assicurandosi però che sia di qualità e che non sia, appunto, destinato invece a bambini più piccoli.