Le milizie governative bloccano gli aiuti umanitari: i bambini muoiono di fame
La Siria, come noto, sta vivendo un momento di assoluta difficoltà. Le truppe del sedicente Stato Islamico tengono sotto scacco la capitale della nazione, Aleppo, un luogo in cui la vita di tutti i giorni prosegue sempre più a stento. Su tutti, sono i piccoli a soffrirne: una condizione di guerra quotidiana che ormai la popolazione non riesce più a sostenere. Per non parlare delle milizie governative che, da qualche tempo, stanno impedendo l’ingresso in città anche agli aiuti umanitari. Con il risultato che non c’è più cibo per neonati e bambini.
Il reporter si commuove per la situazione dei bambini in Siria
A darne notizia è stato un reporter siriano, Milad Fadel, inviato di Al Jazeera proprio nella capitale: la sua professionalità non è servita davanti a questo scempio e così, durante l’intero servizio in diretta, il giornalista ha fatto fatica a trattenere la commozione e le lacrime. Le sue parole durante il servizio non lasciano scampo all’interpretazione: Fadel, infatti, ribadisce che nonostante il canale di informazione debba essere imparziale e distaccato, la crudeltà di una condizione non più accettabile per questo popolo e soprattutto per i piccoli indifesi non può in alcun modo lasciare indifferenti.
Oddioooooo
Mio Dio .perché ??????
Gobierno. HDP hasta cuando. No sólo en Siria. VENEZUELA esta igual. BASTA.
Poverino, il mondo fa veramente
schifo , i grandi si fanno la guerra,
e i bambini muoiono di fame,
che vergogna, e poi ci chiediamo
come mai i terremoti, i disastri,
e le tragedie.il Signore e’ incazzato nero con noi. Il nostro
egoismo sta uccidendo la
terra che LUI ci ha dato con tanto
amore. Ci sta faccendo capire che la superbia non porta da nessuna parte.E LUI e’ sempre
pronto a perdonare, ma siamo
noi a fare il primo passo verso
di LUI con umilta’.
Fate schifo i soldi ve li mangiate nn li fate mai arrivare a questi bambini che dio vi aiuta
Signore pensaci tu
spero con tutto core che queli culpevoli finsca anche loro cosi!
Non ho parole
Drammi dentro al dramma e all’indifcerenza dei grandi bastardi statisti