Le radiografie ai bambini, in Italia, sono in incredibile aumento (4 milioni), in pratica un decimo delle 40 milioni totali che coinvolgono anche gli adulti. Fino a questo momento, molto se ne era discusso, ma poco si era concluso, lasciandoci con i dubbi: ma fanno davvero male? Ebbene, sì è meglio non esagerare.
Radiografie ai bambini: meglio non esagerare
Infatti secondo l’ Associazione Italiana di Fisica Medica, tutte queste radiografie possono portare ad un pericolo per la salute del bambino: e per questo è stata organizzata la tavola rotonda “La corretta informazione del rischio beneficio nell’uso medico delle radiazioni in età pediatrica”. Certo se il bambino ha la necessità di essere sottoposto ad una radiografia, ovviamente non si può fare diversamente: però gli scienziati e gli specialisti vogliono mettere in guardia i pediatri dall’uso e dalla prescrizione indiscriminata di questo tipo di esame.
Infatti la radiografia espone i piccoli alle radiazioni ionizzanti che sono certamente fondamentali per la diagnosi, ma possono anche essere un pericolo per la salute dei più piccoli.
I bambini risentono più delle radiografie rispetto agli adulti
Essi sono più radiosensibili rispetto agli adulti: ma purtroppo la maggior parte dei pediatri non informa i genitori sui possibili rischi per la salute dei loro figli quando vanno a fare una radiografia.
Com’è possibile intervenire allora? Senza dubbio gli esperti consigliano che le radiazioni erogate sui bambini devono essere ridotte veramente al minimo indispensabile, che bisogna limitare l’esame solo ad una parte del corpo del piccolo senza scansioni multiple, le quali potrebbero andare a sottoporlo ad una quantità eccessiva di radiazioni e che infine bisogna utilizzare ogni volta che sia possibile in risonanza ed ecografia per evitare di sottoporlo alle radiazioni.
Radiografie nei bambini: attenzione agli effetti collaterali
Lungi la noi voler demonizzare uno strumento diagnostico fondamentale, ma come in tutte le cose è fondamentale avere una giusta misura e soprattutto essere a conoscenza di tutti gli effetti collaterali.