Quando nasce un bambino, una delle cose che desta maggiore curiosità nei genitori, oltre alla voglia di vedere se somiglia di più alla mamma o al papà, è il colore degli occhi. Chissà se avrà ereditato dalla bisnonna materna un colore azzurro cielo, o se avrà preso dal papà una calda tonalità nocciola…
Ma a quanti mesi il colore degli occhi diventa definitivo? In genere, bisogna attendere almeno un paio di mesi per vedere l’intensificarsi della tonalità (ma il processo termina intorno ai 6-7 mesi). Fino a quel tempo, infatti, tutti gli occhi hanno un colore indefinito grigio-azzurro, tendente al blu.
Perché l’iride non si colora subito?
Innanzitutto va detto che il colore degli occhi dipende da quanta melanina c’è nell’iride, la zona dell’occhio intorno alla pupilla.
La melanina è un pigmento colorante (presente anche nella pelle e nei capelli), che nell’iride è presente in due percentuali diverse. Nello strato più profondo (che determina il colore azzurro) vi è una minor concentrazione di melanina. Lo strato più superficiale, invece, contiene una percentuale maggiore di pigmentazione, responsabile dei colori più scuri come il verde, il grigio e il marrone.
Lo strato profondo si colora prima (ecco perché tutti i neonati presentano occhi grigiastri), mentre per la pigmentazione di quello superficiale c’è bisogno di circa 6-7 mesi. Nonostante ciò, però, il colore degli occhi è scritto nel “pacchetto” genetico di ognuno di noi al momento del concepimento.
Al DNA non si comanda, insomma… Il colore degli occhi è già deciso, e salvo rarissime eccezioni in cui esso cambia nel corso degli anni, rimane lo stesso per tutta la vita.
E, allora, chi ha sempre sognato un bel paio di occhi color del cielo, ma li ha invece di un’intenza tonalità nocciola, si rassegni…l’unico modo per vedere esaudito il suo desiderio sarà quello di indossare un paio di lenti a contatto colorate!
Mi sa di sì perché sono molto chiari sempre…
Esmeralda Villalobos