I dati recentemente raccolti dal Ministero della Salute per il Rapporto annuale sulla nascita 2013, non fanno che confermare alcuni trend che si sono affermati negli ultimi anni: ovvero che nel nostro Paese si diventa madri sempre più in là con gli anni, che si ricorre sempre più spesso al parto cesareo e che si fanno sempre meno figli.
È stato pubblicato lo scorso 11 novembre dal Ministero della Salute, il Rapporto sull’evento nascita in Italia 2013. Secondo i dati raccolti da questo documento sono state sottoposte a parto cesareo circa il 35% delle partorienti, anche se si ravvisano significative differenze regionali. Relativamente alle strutture sanitarie è emerso che per l’88,3% delle partorienti si è rivolto a nosocomi pubblici e/o convenzionati, mentre l’11,7% a istituti sanitari privati.
L’età media delle partorienti italiane è di 32,7 anni (mentre nel 2005 era di era di 28,9): da una parte, infatti, si è registrato un calo delle partorienti minorenni e, dall’altra, è in costante aumento il numero di donne che diventano mamme dopo i 40 anni. Anche il livello di scolarizzazione delle neomamme è mutato: oggi più del 40%, infatti, appartiene a un livello medio-alto e addirittura il 25,9% ha conseguito il diploma di laurea.
Il rapporto del Ministero della Salute ha inoltre rilevato che l’1,6% delle gravidanze ha avuto luogo grazie alla cosiddetta Procreazione medicalmente assistita (Pma).
Un dato davvero confortante è quello relativo alla presenza durante il parto del proprio partner: è stato così per il 91,6% dei casi, il restante 8,39%, invece, ha potuto contare sull’assistenza di un familiare o di una persona di fiducia.
Infine segnaliamo un ulteriore dato positivo che mette tutti d’accordo e che rappresenta un vero e proprio vanto per la sanità nazionale: l’indice di mortalità materna è tra i più bassi al mondo.