Ha fatto il giro della reta la storia di Milvia Bonvicino, che a 31 anni è stata promossa da key account a Managing Director dell’azienda milanese TRND. Cosa ha di speciale questa situazione?
Milvia è incinta al settimo mese.
In un momento della vita di una donna, quindi, quando nella maggior parte degli uffici si inizia ad essere viste come un peso, relegate a fare le fotocopie, e se si ha un contratto in scadenza la possibilità del rinnovo sono al lumicino, lei ha avuto un importante avanzamento di carriera.
Come è potuto verificarsi questo “miracolo”?
Il primo passo è stato senza dubbio dell’azienda. Ha semplicemente pensato che una valida collaboratrice, resta tale anche se diventa mamma. La seconda cosa importante, rivelata dalla donna durante varie interviste, è che lei si sta già organizzando con baby sitter e tate per poter tornare al lavoro il prima possibile.
Insomma, un intreccio di possibilità che ha dato il là ad una situazione che dovrebbe essere ordinaria e invece in Italia diventa quasi straordinaria.
Perché da noi la gravidanza viene vista sempre come un ostacolo al lavoro, non solo dagli uomini, ma anche dalle colleghe donne, e sono tante le neo-mamme che perdono il posto quando arriva un figlio.
In molti casi il contratto non viene più rinnovato, in altri al loro ritorno parte una campagna subdola, pari al mobbing. E quindi viene affidato un carico di lavoro insostenibile o vengono tolte loro tutte le mansioni. Vengono colpevolizzate se accorciano l’orario di lavoro per l’allattamento, anche se è loro pieno diritto.
Spesso dall’azienda viene chiesto di non usufruire della maternità facoltativa, e questo pone le mamme davanti al secondo problema: l’assistenza.
Tornare al lavoro significa avere dei nonni disponibili e preparati a stare con il bambino, oppure la possibilità economica di pagare nido e baby sitter.
E nella maggior parte dei casi, non c’è né l’appoggio dell’azienda né quello di una rete di tutela: e le mamme restano a casa.
Ciao…le donne disoccupate hanno diritto alla maternità obbligatoria?
Cara Elisa, domanda interessante… ne parleremo presto sul nostro sito ^_^
Penso di sì!
Una bella notizia, peccato che non tutti la pensano così….
Io vivo in Germania e appena gli ho detto che ero in attesa mi ha risposto allora da agosto sei fuori. Come si suol dire ogni mondo è paese
Ci dispiace molto Valentina, infatti è sbagliato a nostro avviso credere che all’estero si nasconda un paradiso terrestre. Avvengono brutte cose anche “fuori casa”, purtroppo 🙁
X questo ho tenuto a precisare. Non un problema esclusivo dell ItAlia
Sembra utopia.
In un paese civile queste cose non dovrebbero essere eccezioni….
E’ vero Martina! Siamo fiduciosi che in futuro una notizia simile diventi la norma, senza fare scalpore 🙂
Anche io ero assunta col pancione… il mio direttore era davvero fantastico.. auguri a tutte le donne!
Siamo molto felice di sentirlo cara Lalla, speriamo possa diventare la norma per tutte ^_^
Facciamo 1 su 10000000 …cara paola…purtroppo
Io non sono stata rinnovata. .forse dicono mi riprenderanno…
Cara Elisa, abbiamo giusto pubblicato, poco tempo fa, come alcuni approfittino della fine del congedo di maternità per non rinnovare un contratto a termine. Speriamo possa contenere qualche spunto d’aiuto… in bocca al lupo, e facci sapere! 🙁 http://www.maternita.it/discriminazione-licenziare-a-fine-maternita.html
Idem come te Elisa Bannò… sono ancora in attesa che mi richiamino… è passato più di un anno
Mi sa che farò la stessa fine…io chiesi anche l’idoneità a lavorare l’ottavo mese!
Idem… a saperlo stavo a casa un mese prima
A me (dipendente pubblico) hanno letteralmente tolto la scrivania, tanto che mio marito è andato a recuperare ciò che avevo chiuso nei cassetti. Fra un mese rientreró e non so dove…. 🙁
Ah però …..
Ci dispiace tanto, Alessandra. Speriamo che questo esempio di politica aziendale serva a sensibilizzare sull’argomento che ci tocca da vicino: le mamme, sono risorse, non un peso da scaricare! In bocca al lupo per il futuro, tienici aggiornati 🙂
Peccato ke le aziende “con cervello” non ce ne siano molte…forse 1 su 10