L’Unitalsi ha fondato un progetto per dare supporto e sostegno alle famiglie che assistono bimbi malati oncologici e che si trovano lontane dalla città d’origine. L’intero nucleo familiare, infatti, sarà ospitato in maniera totalmente gratuita presso delle strutture presenti su tutto il territorio nazionale.
Il Progetto dei Piccoli
Stiamo parlando del “Progetto dei Piccoli“, anche se poi di fatto il progetto è rivolto anche alle famiglie. L’idea nasce per cercare di aiutare i genitori ad affrontare una delle esperienze peggiori che possano mai capitare nella vita: assistere alla malattia del bambino in una città diversa della propria, dove al dolore emotivo e psicologico si sommano spese molto elevate come un hotel o l’affitto di un appartamento o di una stanza. L’Unitalsi con i suoi anni di esperienza accanto alle famiglie dei malati, ha pensato di istituire un progetto che possa davvero sostenere in modo concreto i genitori che seguono i ricoveri e le terapie ospedaliere dei propri bambini.
Il “Progetto dei Piccoli” comprende dieci case di accoglienza, oltre a Casa Amelia, l’undicesima, che è prossima all’apertura. Le strutture si trovano sparse in tutta Italia. A Roma ce ne sono due, a Genova cinque, una a Latina, una a Padova e una a Perugia. L’Unitalsi collabora con i migliori ospedali pediatrici del Paese e questo permette all’associazione di garantire un tetto alle famiglie bisognose di assistenza e supporto. Insieme all’accoglienza, infatti, vengono forniti sostegno psicologico e percorsi di accompagnamento grazie alla collaborazione dei tanti volontari dell’associazione.
Il trasferimento lontano da casa
Il “Progetto dei Piccoli” si pone come obiettivo la famiglia come nucleo messo a dura prova di fronte a una malattia grave come il cancro, che spesso per essere trattata richiede un trasferimento lontano da casa, magari in situazioni economiche instabili. Il progetto mira a creare una rete forte e solidale tra le altre associazioni che si occupano di oncologia pediatrica e che offrono servizi di assistenza e accoglienza simili. La rete servirà a fornire assistenza e sostegno nei momenti difficili, grazie ai volontari che rappresenteranno il “volto amico” e il punto di riferimento di cui avranno bisogno i genitori ed i bambini coinvolti in questo percorso difficile.