Sono tanti gli interventi previsti nel decreto finalmente approvato dal Consiglio dei Ministri con l’obbiettivo di aiutare famiglie ed imprese in questo difficile momento dovuto all’emergenza causata dal diffondersi del coronavirus.
La manovra è stata definita dallo stesso presidente del consiglio Giuseppe Conte ‘poderosa’ e stanzia un investimento immediato di 25 miliardi di euro per sostenere imprenditori, dipendenti e liberi professionisti.
I provvedimenti forse più attesi, però, sono proprio quelli che riguardano la famiglia. Ben 1,2 miliardi saranno infatti destinati ad aiutare quei genitori che, a causa della chiusura delle scuole per un periodo così lungo e non programmato, si sono trovati in seria difficoltà ad organizzare il ménage familiare e la cura dei figli.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli strumenti atti ad agevolare le famiglie.
Il Bonus Baby-Sitter: quanto vale e chi ne ha diritto.
Per tutti quei genitori che devono continuare a lavorare, in particolare operatori sanitari e di pubblica sicurezza, il governo ha previsto un buono baby-sitter, per figli di età inferiore a 12 anni, del valore massimo di 600 euro, che raggiunge i 1000 euro per personale sanitario e di polizia.
Per usufruire di tale agevolazione il genitore deve munirsi del ‘libretto famiglia’, che dal 2017 ha sostituito i vecchi voucher.
Il libretto è composto da titoli di pagamento del valore nominale di 10 euro validi per prestazioni lavorative di non più di un’ora e può essere acquistato con F24 modello Elide oppure tramite il ‘portale dei pagamenti’. Tutti i dettagli si trovano nel sito dell’INPS alla pagina “Prestazione di lavoro occasionale: libretto famiglia“.
15 giorni extra di congedo parentale (al 50% della retribuzione)
Sempre mirato a favorire la gestione della famiglia per i lavoratori che hanno figli con meno di 12 anni, è stato previsto un congedo parentale extra a partire dal 5 marzo che dovrà essere retribuito nella misura del 50% dello stipendio.
A tale agevolazione possono accedere tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati e, nel caso di figli disabili il limite di età non esiste.
È inoltre previsto un congedo speciale, non retribuito, per i genitori che hanno figli tra i 12 e i 16 anni, a ragione del quale il lavoratore del settore privato non potrà essere licenziato e conserverà il posto di lavoro.
Il congedo parentale deve essere chiesto al proprio datore di lavoro tramite l’INPS che mette a disposizione l’accesso al servizio alla pagina ‘Indennità per congedo parentale per lavoratrici e lavoratori dipendenti’.
Sospensione mutui prima casa: un’altra boccata di ossigeno per le famiglie
La misura non si rivolge direttamente ai genitori, ma è comunque un valido aiuto per tante famiglie che si possono trovare con spese impreviste e lo stipendio decurtato.
Si tratta della sospensione fino a 18 mesi del mutuo sulla prima casa, anche per lavoratori autonomi e liberi professionisti che dichiarino un calo del fatturato di oltre un terzo.