Un recente studio scientifico effettuato in Australia ha reso possibile la messa a punto di un nuovo metodo sicuro che riesce a salvare molti bambini nati prima del termine.
Bimbi prematuri e taglio del cordone ombelicale
La ricerca è stata condotta presso la University of Sidney e ha previsto lo studio di 18 test clinici effettuati nel mondo su 3mila bambini che sono nati prima della 37° settimana di gestazione.
Dai dati emersi è risultato che attendere 60 secondi prima di recidere il cordone ombelicale, riduce il rischio di 1/3 di morte dei nati prematuri. Secondo Jonathan Morris, lo scienziato che ha diretto l’equipe, con questo sistema ogni 20 bambini nati prematuri, ritardando il taglio del cordone, ne sopravvive uno in più.
Il taglio del cordone ritardato
L’applicazione del nuovo metodo è estremamente semplice: basta ritardare di un minuto il taglio del cordone.
Con questo sistema il bambino ha più tempo a disposizione per adattarsi alla vita al di fuori dell’utero. Per il primo minuto dopo la nascita continua a ricevere il sangue dalla placenta che pulsa, ricco di anticorpi e altre sostanze preziose. Si abbassa così la necessità di effettuare trasfusioni o di mettere in atto altri interventi potenzialmente pericolosi per il bambino nato prematuro.