Ritardare il taglio del cordone ombelicale dopo la nascita, può rivelarsi un gesto estremamente prezioso e fondamentale per il benessere del nostro bambino, soprattutto se prematuro. A volte può anche salvare la vita, ecco perché.
Perché ritardare il taglio del cordone ombelicale è così importante?
Uno studio pubblicato su The Lancest Child And Adolescent Healt ci spiega perché è così importante ritardare questo evento nel caso di neonato prematuro.
Dai controlli eseguiti periodicamente su un gruppo di 1500 neonati nati prematuri prima della 30 settimana di gestazione, si è potuto evidenziare il beneficio che hanno avuto coloro che hanno ricevuto il trattamento previsto dal protocollo per i neonati a termine, e cioè recidere il cordone ombelicale soltanto dopo un minuto, quando il piccolo si è ambientato al mondo esterno, e non immediatamente dopo la nascita come accade nei parti pretermine.
Grazie a questo, il bambino ha il modo e il tempo per “ricaricarsi” di globuli bianchi, globuli rossi e cellule staminali, che gli permettono di aumentare i livelli di ossigeno nel sangue e combattere meglio le eventuali infezioni.
Il beneficio che traggono i piccoli prematuri
Ritardare il taglio del cordone ombelicale nei piccoli nati pretermine, ha risolto significativamente anche la necessità di dover ricevere trasfusioni di sangue dopo la nascita. Inoltre è emerso che ritardando il tempo di separazione da mamma e bebè tagliando il cordone dopo 60 secondi, riduce la mortalità neonatale e lo sviluppo di disabilità gravi che spesso colpiscono i piccoli prematuri, questo perché permette che la separazione sia meno traumatica e quanto più fisiologica possibile, favorendo lo scambio di ossigeno tra placenta e bambino.
Le linee guida dei nostri ospedali
Nei nostri punti nascita, è raccomandato ritardare il taglio del cordone ombelicale di 60 secondi per:
- favorire l’adattamento del neonato prematuro
- incrementare il volume del sangue
- supportare lo sviluppo neurologico
- ridurre il rischio di anemia