Una bella notizia arriva da un team di ricerca svedese, che ha dimostrato che anche i neonati prematuri ricevono gli anticorpi dal sangue materno.
Fino ad ora si pensava che questo processo avvenisse solo nel terzo trimestre di gravidanza, ma pare proprio che anche i nati prima della 28esima settimana di gestazione possano beneficiare di questo importante alleato nella loro lotta per la vita.
La ricerca del Karolinska Institutet
Al Karolinska Institutet, università svedese, un team di ricerca ha scoperto che anche i neonati prematuri possiedono gli anticorpi.
Il sistema immunitario dei bimbi nati con un parto pretermine è sempre più debole rispetto a quello dei neonati che vengono alla luce dopo una gravidanza normale, tuttavia fino a poco tempo fa non si conosceva ancora i limiti di questa mancanza.
Negli anni gli studi sulle difese immunitarie dei neonati sono stati moto diffusi e hanno consentito a migliorare le conoscenze possedute in materia. Oggi i ricercatori del Karolinska Institutet hanno dimostrato in che modo gli anticorpi materni vengono trasmessi al feto attraverso la placenta durante l’intero corso della gravidanza. Se è vero che la maggior parte di questo passaggio è concentrata nel terzo trimestre della gravidanza, la ricerca ha dimosttrato che il processo inizia precedentemente. Di conseguenza, a differenza di quanto si pensava in passato, anche i neonati nati prematuri nari prima della 28ima settimana possiedono una difesa contro le prime minacce esterne.
Come è avvenuto lo studio
I ricercatori hanno pubblicato sulla rivista Nature Medicine, uno studio nel quale sono stati esaminati 78 neonati (32 nati prematuramente, prima della 30ima settimana) e le loro madri.
Durante le prime 12 settimane di vita sono stati prelevati campioni di sangue dai neonati per analizzarne gli anticorpi anti-virali materni utilizzando una tecnica di sintesi innovativa che ha ricevuto nel 2018 il Nobel per la chimica.
Il risultato è stato la dimostrazione che tutti i neonati nati dopo la 24ima settimana possiedono tutti gli anticorpi materni, proprio come accade per quelli nati al termine.
Di conseguenza, la notevole sensibilità dei bambini nati prematuri alle infezioni non è legata alla presenza di anticorpi, bensì ad altri fattori, ad esempio una barriera cutanea più debole o una minore capacità polmonare.
Inoltre è stato dimostrato come il latte materno supporti lo sviluppo cerebrale dei neonati prematuri. È una ricerca effettuata dal dottor James Boardman nel laboratorio Jennifer Brown di Edimburgo, effettuata su 47 neonati nati prima della 33ima settimana.