I bambini si succhiano il pollice già nella pancia della mamma. Questo gesto, così semplice e naturale, è per loro motivo di grande conforto e consolazione. E’ una sorte di oggetto transizionale, in cui l’atto di suzione funge da calmante nelle situazioni di stress o di stanchezza.
Pollice o ciuccio? Fino a due anni, un’esigenza normale
Ma se fino a 1-2 anni succhiarsi il dito o tenere il ciuccio è normale e non dannoso per la crescita dei dentini, superata una certa soglia di età, sarebbe opportuno che i bimbi abbandonassero questa abitudine, anche perché, crescendo, ne hanno sempre meno bisogno.
Solitamente, intorno ai 3 anni, con l’ingresso alla scuola dell’infanzia, un bimbo dovrebbe imparare ad essere più autonomo. E’ anche vero che, proprio questo è uno dei passaggi più delicati nella sua giovane vita. Il distacco dall’ambiente famigliare, l’entrata in un luogo fatto di sconosciuti, il dover imparare nuove abitudine e confrontarsi con altri coetanei…sono tutti motivi di stress che il bambino somatizza e verso i quali cerca conforto con pollice o ciuccio.
Pollice o ciuccio? Una strategia per lasciare il ciuccio
Ecco allora qualche piccola strategia per aiutare il vostro bambino ad abbandonare il ciuccio, e a sentire sempre meno il bisogno di succhiare. Se chiede il ciuccio in un momento di noia, offritegli un’alternativa: un lavoretto creativo o un gioco da tavolo possono essere validi sostituti al ciuccio. Se chiede il ciuccio quando è triste o arrabbiato, fategli un abbraccio e aiutatelo ad esprimere a parole quello che prova. Complimentatevi con lui quando rimane senza ciuccio per un lungo periodo e, progressivamente, cercate di limitarlo solo al momento della nanna. Infine, provate a raccontare una storia, in cui la “fatina del ciuccio” (un po’ come la fatina o il topolino dei dentini), porta via il ciuccio e lascia un giocattolo.
Pollice o ciuccio? Ecco come distrarlo dal succhiare il pollice
La situazione è un po’ più ardua quando il bambino si succhia il pollice o qualche altro dito. Evidentemente, in questo caso, non può arrivare nessuna fatina! E’ bene non vietargli l’abitudine, per timore di provocare la reazione opposta. Una valida soluzione è quella di offrire un’alternativa che lo distragga e distolga l’attenzione dal bisogno di succhiare. Crescendo, sarà lo stesso bambino a trovare altri modi con cui consolarsi.