La pielonefrite, che spesso colpisce anche i bambini molto piccoli, è una infiammazione acuta del rene causata da una infezione di origine batterica, proveniente dalla vescica.
Che cos’è la pielonefrite nei neonati
La pielonefrite, che viene denominata anche pielite, è una infezione a carico del tessuto, dei calici e delle pelvi (o bacinetto) renali. Essa, talora, può essere associata a una malformazione delle vie urinarie ed è caratterizzata dalla seguente sintomatologia:
- stati febbrili
- nausea
- vomito
- episodi diarroici
- spasmi a livello lombare e/o addominale
- dolore al fianco
- dolore a livello genitale
- brividi di freddo
- disuria
- ematuria
- irritabilità
La pielonefrite è una condizione patologica più grave della semplice cistite, ovvero della infiammazione batterica della vescica. Va ricordato, d’altra parte, che nei neonati questa malattia non è facilmente diagnosticabile, in quanto i sintomi sono molto più lievi che in un soggetto adulto. Ma bisogna fare molta attenzione: la pielonefrite, infatti, può provocare un danno renale importante e permanente.
Diagnosi e cura della pielonefrite nei neonati
Dopo aver analizzato con cura i sintomi, il medico prescriverà le analisi delle urine, delle radiografie ed eventualmente una TAC per studiare in maniera approfondita tutto l’apparato urinario. Se l’infezione al rene viene rilevata, la terapia prevista è quella a base di antibiotici, i quali impediscono all’infezione di arrecare danni ai reni o di diffondersi nel sangue. La cura, generalmente dura una settimana; trascorso questo tempo si effettuano nuovamente gli esami delle urine al fine di verificare che i microrganismi patogeni siano stati eliminati.
Se la pielite è accompagnata da febbre alta e sintomi dolorosi, è opportuno che al bambino venga somministrato il paracetamolo allo scopo di evitare picchi di febbre troppo elevati e di alleviare il dolore. Contestualmente si raccomanda di far bere al bambino molto acqua e di tenerlo a riposo.