Capire i neonati è un’impresa molto faticosa all’inizio. Le mamme sanno comprendere e interpretare i loro bisogni quando piangono, quando si agitano per qualcosa, quando hanno fame o hanno bisogno di essere cambiati, ma è davvero difficile capire a cosa pensano e se sono davvero felici. Le loro faccine sono concentrate, spesso imbronciate e piegate in espressioni stranissime. I loro piccoli occhi sono fissi su punti indefiniti e nei primissimi mesi di vita è raro vederli sorridere. Perché? Questa mancanza di sorrisini, tranne quelli che derivano da una delle loro buffe smorfie, è indice che qualcosa non va? È segno della loro infelicità?
Un team di scienziati americani, capitanati da Daniel Barron, hanno spiegato il tutto in modo completo e scientifico, formulando ipotesi che poi hanno portato alla verità.
L’ipotesi del ricordo felice assente nel neonato
Uno degli scienziati del team ha ipotizzato il motivo per cui i neonati non sorridono, attingendo al concetto stesso di felicità. Secondo lui e molti altri scienziati, il senso di felicità non deriva tanto da un senso di soddisfazione esistenziale, quanto piuttosto dalla presenza in tutti gli esseri umani di ricordi felici.
Quando gli individui attingono alla memoria e ricordano un evento felice, ecco che automaticamente provano un senso di felicità, che magari li porta a sorridere. Questo avviene negli adulti e nei bambini, ma nel caso dei neonati non è possibile semplicemente perché i neonati sono privi di ricordi felici. Appena venuti al momento, ancora non hanno avuto la possibilità di sviluppare ricordi felici che diano loro un senso di soddisfazione. La mancanza di sorrisi nei primi mesi di vita potrebbe essere dovuto a questo. L’ipotesi si è tuttavia rivelata troppo imprecisa ed errata.
Il senso di felicità del neonato
Un altro scienziato ha invece collegato l’assenza di sorrisi dei neonati alla mancanza in di una distinta sensazione di felicità. Il concetto stesso di felicità e le sensazioni ad essa legata vengono capiti e distinti completamente solo in età adulta. I bambini più che vera e propria felicità o infelicità, hanno dei bisogni appagati o meno, che portano a una sensazione di soddisfazione personale. Ma anche da piccoli distinguiamo la sensazione di essere felici o appagati e la dimostriamo con i sorrisi, questo perché con la crescita i neuroni riescono a tradurre questa emozione.
Lo sviluppo neuronale nei neonati
I neonati ai primissimi mesi di vita sono sviluppati dal punto di vista sensoriale. Cominciano a sentire, a percepire e a vedere, ma i loro neuroni sono ancora immaturi, soprattutto quelli che permettono loro di distinguere la felicità, che si sviluppano in seguito e continuano a maturare col tempo. Dunque l’assenza di sorrisi nei neonati non dipende da un problema muscolare, ma proprio dal fatto che le reti neuronali ancora non sono abbastanza sviluppate da distinguere la sensazione di felicità e tradurla in una smorfia adatta.
I piccoli cominciano a percepire tutto questo attorno ai 4 mesi di vita, età in cui cominciano i primi sorrisi consapevoli e non accidentali.
Bisogna lasciarli in pace e non cercare di farli sorridere a tutti i costi. Lasciateli fare i neonati invece di rincretinirli.
Carmela, se avessi letto il nostro articolo sapresti che non si tratta di farli ridere a tutti i costi. Come detto sopra, spieghiamo le motivazioni del perché i neonati non ridono,