Con l’inizio dei primi freddi stagionali i bambini iniziano a presentare i tipici sintomi da raffreddamento che si ripetono più o meno frequentemente nel corso dei mesi invernali. Sempre più bambini passano da una bronchite a una faringite, da un’otite a un comune raffreddore in tempi brevi e inevitabilmente i genitori si preoccupano.
Perché i bambini sono sempre raffreddati?
Le infezioni respiratorie ricorrenti riguardano un gran numero di bambini e i medici da qualche anno stanno cercando cure adeguate. Si parla di infezioni di tipo respiratorio quando nel corso di dodici mesi un bambino risulta affetto da una delle patologie prima elencate per almeno otto volte se ha un’età al di sotto dei tre anni oppure sei volte se già li ha compiuti.
La direttrice dell’unità pediatrica dell’Università di Milano, Susanna Esposito, chiarisce che esistono sia situazioni di predisposizione che fattori ambientali. Se il bambino frequenta la scuola materna o l’asilo nido è più a rischio poiché quotidianamente è esposto a germi potenzialmente dannosi per la salute. L’inquinamento dell’ambiente, con il grande quantitativo di polveri sottili presenti nell’aria, aggrava i sintomi e prolunga la convalescenza.
Bambini sempre raffreddati: come prevenire il raffreddore
Per ridurre la frequenza delle infezioni delle vie respiratorie innanzitutto è bene insegnare ai bambini di lavarsi frequentemente le mani, soprattutto prima di mangiare o quando si torna a casa dopo l’asilo o essere andati al parco.
In presenza di rinite si possono effettuare lavaggi nasali adoperando soluzione fisiologica per ridurre la presenza di muco nel naso. Ai bambini che spesso incorrono in queste problematiche, sarebbe utile somministrare 1000 unità al giorno di vitamina D per almeno dieci giorni consecutivi al mese durante il periodo invernale. Questa vitamina infatti ha la capacità di aumentare le difese immunitarie proprio verso i germi responsabili delle infezioni alle vie aeree.
Le difese immunitarie, in alcuni bambini, possono presentare delle alterazioni che impediscono di attivarsi immediatamente. La risposta immunitaria naturale può essere però stimolata con appositi farmaci come ad esempio il lisato batterico o con il pidotimod.
Angela Catenino
Angela Villa