Sarà sicuramente capitato di aver dato al proprio figlio un biscotto già rotto e di aver ricevuto un netto rifiuto da parte sua.
Secondo gli specialisti, questo comportamento è abbastanza comune tra i più piccoli e nasconde dei significati molto importanti.
Quando un bimbo prende una confezione di biscotti e ne tira fuori uno rotto, è molto probabile che voglia riporlo al suo posto per prenderne uno integro.
Non basterà, infatti, spiegare al piccolo che in ogni caso questo biscotto si romperà in bocca, lui continuerà a chiederne uno intero, magari facendo anche dei capricci.
Biscotti rotti: cosa c’è dietro al rifiuto dei bambini
Molti pedagogisti hanno cercato di dare una risposta a questo comportamento piuttosto comune nei più piccoli e sono arrivati a importanti conclusioni.
I motivi per cui i bimbi rifiutano i biscotti rotti sono essenzialmente due:
– In primo luogo, il biscotto può rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso, ovvero quella tensione accumulata in precedenza e che tende ad arrivare al suo culmine, spesso per motivi futili.
Nei bambini è piuttosto comune fare dei capricci per pretesti che, a noi adulti, possono sembrare di poco conto ma che in realtà, per loro, rappresentano degli autentici disagi che non riescono ad esprimere come vorrebbero.
In questi casi è opportuno lasciare che il piccolo si sfoghi, allentando lo stress e sentendosi poi più leggero; il genitore, dunque, dovrà fare in modo di non razionalizzare troppo il suo gesto, ma accoglierlo e lasciare che passi da solo.
– Il secondo motivo è meno profondo di quello precedente e, per questo, è maggiormente comprensibile.
Spesso, i bambini prediligono i biscotti interi perché sono esteticamente più belli, giusti e corrispondono alla loro idea di biscotto.
Quando arrivano a desiderare di mangiarne uno, quindi, tendono a pensarlo integro e perfetto, come dovrebbe essere, mentre se lo trovano rotto non lo vogliono proprio perché non piace e non risponde alle loro esigenze.
Questa motivazione, quindi, è molto meno razionale di quella precedente e, nella concretezza, per noi adulti non ha molto senso.
Come invogliare i bambini a mangiare dei biscotti rotti
Sarebbe diseducativo, per un genitore, assecondare i capricci dei propri figli, specie quando, in situazioni del genere, i motivi sono abbastanza futili e di facile soluzione.
Un bambino che non vuole mangiare un biscotto rotto ha comunque il diritto di mostrare il suo disappunto, così come un genitore ha il dovere di spiegargli, con calma, che non è il giusto comportamento da adottare.
Quindi, semmai dovesse capitare di affrontare situazioni del genere, basterà semplicemente dialogare con il bambino e, magari, trovare qualche stratagemma simpatico per risolvere il problema.
Ad esempio, si può dire loro che non ce ne sono altri interi nella confezione e che se quindi vuole un biscotto dovrà accontentarsi di quello che gli è capitato, oppure inventarsi che se non lo mangerà lui, ci penserà il topolino.
Questo, ovviamente, non significa ridicolizzare la situazione e prenderli in giro, ma utilizzare un linguaggio più comprensibile per loro, senza che si inneschi un braccio di ferro su questo capriccio.
Quindi, utilizzando piccoli e fantasiosi trucchetti, si affronterà il problema senza troppa pesantezza, ricordandosi che, in fondo, anche noi adulti peschiamo sempre il biscotto intero in una confezione appena aperta.