Allattare è semplicissimo, non hai scuse: in effetti è ancora più facile finché non lo fai. Da incinta ti riesce benissimo (l’idea), sai già tutto, e non appena vedi il tuo piccolo per la prima volta sei certa: lo allatterò a richiesta, perché è la cosa migliore.
Fatichi un po’ a fargli succhiare quelle due gocce di colostro, poi arriva la montata, ti glori per due poppe da paura come nemmeno a bay watch, e in una nuvola rosata di beatitudine – scongiurando ragadi e mastiti – avvii l’allattamento. Giustamente fiera. Perché è cosa buona e giusta e perché, è vero, è anche bellissimo. Bello e sano: di quante cose si può dire altrettanto?
Peccato che l’allattamento a richiesta non esiste.
Ora ti spiego come andrà.
Le prime volte cercherai di capire perché piange (a meno che il tuo piccolo non abbia problemi di crescita, nel qual caso ti prodigherai ad allattarlo sempre, che pianga o che non, che sia sveglio o che dorma): ha freddo? (mai visto un figlio avere freddo, e poi come capirlo?). Lo copro, lo scopro, piange lo stesso. Ha caldo? Gli slaccio la giacchetta, gli apro la tutina. No, piange ancora. Ha mal di pancia? Lo metto a scimmietta sul braccio, mi faccio i chilometri in salotto. Non basta. È troppo stimolato? Spengo la tv, via gli ospiti, abbasso le luci. No, non è nemmeno questo. Allora è stufo: andiamo a passeggio? Si acquieta e pensi di avercela fatta, poi appena imbocchi la via di casa tua, sgrana gli occhi e riattacca a contorcersi in un pianto che, a sto punto, sfida il tuo amorevole istinto materno.
Finché, stremata, lo metti al seno e quello si placa come per incanto.
Le volte successive fai due o tre tentativi, in fondo l’hai allattato un’ora fa, non credi abbia fame. Lo spogli un po’, lo culli, lo distrai, esci, torni, abbassi le luci, rialzi le luci, canti una canzone.
Alla fine lo attacchi e il miracolo si ripete: s’acquieta come gli dessi acqua santa. Magari ha mal di pancia e non è il massimo, ma che devo dirti? Amen.
E così, nel giro di pochissimo e senza quasi rendertene conto, ti ritroverai a saltare tutti i convenevoli: quali tentativi e inutili giri di parole? Lo prendi e lo attacchi, senza passare dal via.
D’altro canto non si è mai visto un neonato che disdegni la Sacra Tetta. E poi… non son sicura che avesse mangiato, prima, quando gli ciondolava l’occhio, quando era in fissa. E poi fra un po’ è l’ora del sonnellino, meglio allattarlo adesso. E poi magari ha sete, ché il latte serve pure per quello…
E dopo mezzora sei ancora lì, perché dalla poppata-pasto sei scivolata alla poppata-per-addormentarlo. E ormai il danno irreparabile è compiuto: avendo scoperto che addormentarlo al seno è enormemente più easy che in qualsiasi altro modo, hai definitivamente intrecciato le due variabili che, da qui in poi, renderanno difficile tutto: sonno e nutrimento. Non capirai se mangia per fame o per addormentarsi, e non capirai se si sveglia perché ha fame o perché dorme solo al seno.
Forse per allattamento “a richiesta” s’intende: quando la madre richiede un po’ di tregua? Perché, in effetti, finirai anche con l’attaccarlo quando è evidentemente non necessario (a lui): ma c’è X-Factor, o la tua amica al telefono, o devi parlare con suo padre, e allora via, attaccati al seno che così sto tranquilla.
Più che allattamento a richiesta è allattamento abusivo.
Ma si sa: in amore e in guerra tutto vale. Figuriamoci nella maternità.
Ps: e adesso non odiatemi… Ne ho allattati tre, l’ultima di 26 mesi ciuccia ancora. L’allattamento è stupendo, solo – vi prego – non chiamatelo “allattamento a richiesta.”
Quindi è più importante guardare X factor che allattare il proprio bimbo? Ma che messaggio stiamo dando alle mamme: che un bimbo è un rompiballe? Assurdo articolo del genere!
Da una mamma che ha allattato 3 figli e, da quanto ho capito, almeno uno a lungo, un articolo del genere non è ammissibile, considerate poi tutte le informazioni aggiornate e puntuali che si possono trovare facilmente sulla fisiologia dell’allattamento e dei bisogni primari del neonato.
Dovrebbe essere ben noto a tutti che la funzione nutritiva dell’allattamento al seno è solo uno dei numerosi aspetti che esso soddisfa, invece l’articolo enfatizza solo questo aspetto minimizzando tutti gli altri che sono altrettanto importanti e che lo diventeranno sempre di più nel corso dei mesi.
Sarebbe utile una bella chiacchierata con una consulente, giusto per aggiornarsi un po’
Sembra proprio una bella pubblicità del latte artificiale…. :-[ ….. ho allattato per 21 mesi, A RICHIESTA, perché l’allattamento È a richiesta, e sono in totale disaccordo con questo spot anti-allattamento
come al solito dimostri un grande coraggio…ammiro la tua sincerità…deduco dai velenosi commenti che hai sollevato un polverone…ho pena per quelle donne che insabbiano la realtà sotto una coltre spessa e amara di negazione di tutti quei momenti difficili, di tutti quei compromessi ai quali noi madri ci pieghiamo per quieto vivere e si soprattutto per amore…grazie ancora una volta per la tua onestà che svela la grande donna e madre che sei..
Mah. Potessero parlare ….
ho letto tante lamentele ma per esperienza fare la mamma non è facile ma neanche essere un neonato l’ ho è ci vuole amore comprensione e tanto impegno e nessuno è pronto al terremoto emotivo e fisico che comporta diventare genitori! il meglio arriva dopo aguri !!
Io la prima figlia lo allattata solo xdue mesi…poi nn ha voluto piu’ attaccarsi il secondo fino a un anno e nn ho mai avuto problemi apparte i regadi i primi gg
..l’ allattamento e stato meraviglioso nn ha mai avuto la tetta come ciuccio e specifico che ho allattato a rikiesta ….sensa latte artificiale …la terza a oggi e di 8 mesi la allatto a rikiesta solo il mio latte e dire che dorme beatamente ttt la notte ….si sveglia xla poppata alle 7 xqui nn ce cosa migliore xme allattare e’ una mano santa sono fiera di me stessa!
Cosa non si fa per far parlare di sé…mi spiace signora..stento a credere lei ne abbia allattati 3…e se lo ha fatto in questo insano modo credo sarebbe stato meglio un bel boccetto di latte artificiale o il ciuccio tanto demonizzato…amore, calore, serenità…non un semplice tappar la bocca al neonato urlante,c apire che è incapace di stare al mondo senZa la sua mamma..ha mai pensato all’uso di una fascia? Sa…io la prima bimba la attaccavo spesso, era molto piccola, cresceva pochissimo e si, forse ero anche un po stanca di ninne in piedi e sveglie la notte…
Ma capivo perfettamente se il suo lamento era una richiesta di cibo o semplicemente il voler stare cuore a cuore con me…
Con il secondo ho acuito ancor di più questo “altro senso”…ormai capisco…e allatto A RICHIESTA ESCLUSIVAMENTE il mio bimbo di 9 mesi…per tutto il resto c’è il calore di una madre..
Nessun abuso di tetta…
Quindi come al solito sarebbe meglio non generalizzare e non cadere in stupidi stereotipi…
I bambini sanno…e le madri pure…devono solo imparare a capirsi per evitare di star male entrambi…
PS. Il fatto che aprendo la pagina vi siano ben 3 pubblicità inerenti del LA la dice lunga sulla bontà dell’articolo…
Serena, le tue parole interpretano alla perfezione anche il mio pensiero. Articolo senza senso e fuorviante.