Il medico Odent da tempo sostiene che il parto venga sempre più denaturalizzato con pratiche che poco tengono conto della mamma e del bambino.
Il parto oggi? È eccessivamente strumentale
Il medico e ostetrico francese Michel Odent, uno dei massimi esperti di neonatologia, da anni continua a dire che il parto sia divenuto eccessivamente medicalizzato. Secondo il suo autorevole parere è da molto tempo che si è oltrepassato il confine fra il necessario e l’abuso di pratiche spesso non necessarie.
L’aspetto umano del parto viene totalmente messo da parte e l’utilizzo di ossitocina di sintesi pare molto superiore alle reali necessità. Stessa cosa vale per i cesarei che addirittura vengono programmati quando non ci sono motivi di rischio reale. La sicurezza della mamma e del bambino deve in ogni caso essere salvaguardata. Il rischio è quello di far partorire le donne sotto stress, in modo incomodo e sotto gli effetti della paura che certamente non comportano alcun beneficio.
Le regole del dottor Odent
Il dottor Odent, con molti anni di lavoro alle spalle in sala parto, ha stilato un elenco che dovrebbe essere rispettato dal personale sanitario durante le fasi che precedono e seguono la nascita di un bambino. Infatti, mettendo in pratica queste poche regole, il parto cesserebbe di essere solo una procedura strumentale mantenendo comunque un elevata sicurezza per la mamma e il neonato. Ecco le regole da seguire secondo il dottor Odent per garantire serenità durante il parto:
- Pensare costantemente al benessere sia fisico che emotivo della mamma e del bambino
- La mamma deve sentirsi comoda, protetta e soprattutto rispettata durante ogni fase del parto
- L’induzione del parto con ossitocina e l’utilizzo dell’epidurale sono opzioni che la mamma deve scegliere solo dopo aver avuto un colloquio con il proprio ginecologo
- Il bambino non deve essere lavato subito. La pellicola caseosa protegge al meglio la sua pelle durante i primi istanti di vita.
- Il cordone ombelicale deve essere reciso solo quando smette di pulsare perché fino a quel momento continua a fornire al bambino sostanze preziose ma soprattutto un gran numero di anticorpi.