Il jobs act, ovvero la riforma del diritto del lavoro messa a punto dal Governo Renzi, ha apportato alcune modifiche circa la procedura di inoltro delle domande di congedo di maternità per periodi post partum nei casi di parto prematuro (Decreto legislativo n. 80 del 15 giugno 2015).
Cosa è cambiato per il parto prematuro
In seguito alla riforma, sia le lavoratrici dipendenti che quelle iscritte alla gestione separata dell’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), come previsto dal Messaggio n. 3131 del 20 luglio 2016, dovranno inoltrare la richiesta di congedo esclusivamente per via telematica tramite i canali web, i Contact center multicanale o i Patronati.
In passato, invece, le domande cartacee potevano essere presentate
a – presso la sede Inps competente insieme al certificato di gravidanza;
b – inviate presso la medesima sede attraverso raccomandata con avviso di ricevimento.
Ricordiamo che l’upgrade riguarda esclusivamente i parti “fortemente” prematuri, ovvero quelli che hanno luogo almeno 2 mesi prima la data presunta del parto (Dpp). In questo caso la neo mamma potrà fruire di 5 mesi ulteriori rispetto al normale congedo.