Parto cesareo: perché il papà dovrebbe assistere

Durante il parto è sempre consigliato che le donne siano accompagnate da una persona di fiducia che possa fornirle il giusto appoggio nei momenti più critici. La persona di fiducia può essere la futura nonna, una sorella o il padre del bambino. Nel caso in cui fosse necessario effettuare un cesareo, è consigliabile che assista al parto il padre. Scopriamo assieme perché.

Il momento del cesareo

Non tutti i futuri padri hanno la forza di assistere a un parto naturale o a un cesareo. In questo caso è meglio non tentare di convincerli perché sarebbe solo controproducente. Per la mamma avere il compagno al lato durante il travaglio e il parto è importante: un sostegno morale che infonde fiducia e coraggio in  un momento così delicato.

Non sempre però il padre può stare al fianco della compagna durante il cesareo. È pur sempre un’operazione chirurgica e, in situazioni molto delicate il personale medico non permette a nessuno di entrare. Viene consentito l’accesso a un accompagnatore quando sia il bambino che la mamma stanno bene e non sono previste particolari complicazioni. La persona scelta come accompagnatore non dovrà avere facilmente capogiri o essere particolarmente suggestionabile.

Perché il padre dovrebbe assistere al parto cesareo

Il parto cesareo un po’ spaventa soprattutto quando una donna s’era preparata mentalmente ad affrontare un parto naturale. Per questo avere al fianco il compagno la tranquillizzerà e la aiuterà a sentirsi un po’ meglio soprattutto dal punto di vista psicologico. Dopo il parto, se non insorgono problematiche di varia natura, il bambino viene messo a contatto con la pelle della mamma. È un momento speciale e indimenticabile che anche i padri hanno il diritto di vivere accanto a figlio e compagna.

Non è lo stesso per un padre assistere direttamente alla nascita del figlio e poi stringerlo fra le braccia che vederlo già nato e lavato: è senza dubbio molto più emozionante vivere ogni istante della sua nascita

22 commenti

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  1. Anch’io ho avuto due cesarei ma purtroppo non lo hanno fatto entrare, mi sarebbe piaciuto averlo vicino in quei momenti di ansia gioia e tutte le emozioni che ho provato in una volta.

  2. Ho avuto il secondo cesareo il 17 novembre e ho avuto la possibilità di avere mio marito al mio fianco ed è stata un’esperienza indimenticabile a differenza del primo cesareo che aVvenuto con urgenza lho dovuto affrontare sola

  3. Mio marito non c’era, e non so cosa avrei pagato per averlo accanto a me, ma ci hanno detto che non era possibile.Leggo che molte di voi hanno avuto questa possibilità. Mi domando allora, perché in alcuni ospedali fanno entrare i mariti e in altri no?