Il Parmigiano è un alimento davvero molto ricco di componenti nutritive.
Abbondanti in questo formaggio risultano in particolare proteine, vitamine e sali minerali.
Proprio per questo il Parmigiano può diventare un utile supporto non soltanto per le diete degli adulti ma anche nello svezzamento dei bimbi.
Questo formaggio è solitamente fruibile in forme più stagionate o in versioni più fresche, e a seconda della tipologia così come dell’età del bimbo occorre prestare notevole attenzione circa la possibilità di somministrarlo nelle pappe.
Il Parmigiano nello svezzamento
Svezzare un bimbo di fatto significa gradualmente portarlo a sostituire il latte materno con una dieta diversificata e varia che presupponga numerosi alimenti solidi.
Non è previsto un momento preciso e rigoroso in cui debba avvenire questa conversione della dieta di un bimbo, ma occorre valutare con attenzione le caratteristiche fisiche del piccolo e seguire i consigli del pediatra.
Lo stesso medico e il parere di un esperto nutrizionista infantile possono risultare decisamente molto utili anche per stabilire se inserire o meno il Parmigiano nelle pappe del proprio figlio.
Solitamente questo alimento non viene mai previsto nei primi 12 mesi di vita, avendo un alto contenuto di grassi. Esso anzi assume un peso decisamente più decisivo dopo l’anno quando diventa fonte importante di calcio, fosforo, sodio e vitamine.
In ogni caso meglio sempre non superare la dose giornaliera di 1 cucchiaino, ovvero 5 grammi.
Questo vale anche negli anni a seguire se si considera che 2 cucchiai di formaggio grattugiato contengono la metà del fabbisogno quotidiano di calcio di un bambino tra 1 e 6 anni.
Quale Parmigiano è adatto per le pappe?
Come detto la presenza del Parmigiano dopo l’anno di vita risulta consigliata e anche piuttosto utile per un corretto e completo soddisfacimento del fabbisogno di sali minerali di ogni bimbo. Occorre però seguire precise indicazioni e non esagerare nei quantitativi.
Pochissime scaglie di Parmigiano alla settimana sono assolutamente sufficienti, e agevolano il bambino ad abituarsi ad un alimento nuovo e dal gusto deciso.
La stagionatura invece non incide sul beneficio che il Parmigiano porta ad un neonato.
Il parmigiano più adatto per i bebè è quello con una stagionatura da 24 o 36 mesi, questo perché nelle tipologie più invecchiate si riduce il lattosio, causa di molte intolleranze.
In sostanza più la stagionatura è avanzata più gli enzimi proteolitici presenti nel latte e nel siero innesto riducono la caseina in aminoacidi liberi, più facilmente digeribili.