Anche se la presenza dei futuri papà in sala parto non è più un tabù, e la scena degli uomini che passeggiano avanti e indietro per il corridoio fumando interi pacchetti di sigarette in attesa di ricevere la lieta notizia è ormai un ricordo, molto spesso gli uomini si trovano catapultati in una realtà che non sono naturalmente pronti ad affrontare.
Papà in sala parto: come prepararsi
Può capitare, quindi, che alcuni partner non riescano a stare vicini alle loro compagne come vorrebbero, o che si ritrovino a vivere con un senso di disagio e inadeguatezza un evento che dovrebbe essere davvero speciale.
Consigli per futuri papà in sala parto
Ecco alcuni consigli per i futuri papà, perché arrivino più preparati al momento del parto:
- Prendere il ritmo… Molti papà si sentono a disagio e impacciati in sala parto perché i ritmi del corpo maschile sono più veloci, impazienti, mentre quelli del corpo femminile sono più lunghi e rilassati. Per comprendere meglio i tempi e i ritmi di una donna in travaglio, ed entrare nello spirito dell’attesa è utile, per i futuri padri, partecipare a corsi pre – parto che prevedano anche la presenza dei papà e insegnino loro cosa aspettarsi.
- Capire in che modo starle vicino Non tutte le donne sono fatte allo stesso modo. Ci sono donne che, durante il travaglio, hanno bisogno del contatto fisico con il partner, e traggono giovamento da carezze, abbracci e massaggi, mentre ce ne sono altre che se ne sentono infastidite, altre ancora hanno bisogno di qualche momento di solitudine. Tutte, però, hanno bisogno di sentire che il loro compagno c’è e le supporta, soprattutto dal punto di vista psicologico. Quando una futura mamma in travaglio rifiuta il contatto fisico, o chiede al compagno di uscire un attimo dalla stanza, lui non deve prenderlo come un affronto, ma deve cercare di rimanere sereno e rilassato, cercando di trasmettere questi sentimenti di calma e forza interiore anche alla futura mamma.
- Allentare la tensione I futuri papà non sono dei martiri, che devono stare in sala parto per ore e ore consecutive senza mangiare e dormire, con l’adrenalina a mille. Troppa stanchezza rischia di creare insofferenza e stress, che vengono trasmessi anche alla futura mamma.
- Prendersi una pausa ogni tanto consentirà di stare vicino alla propria compagna nel migliore dei modi e di vivere il momento del parto più serenamente.
Io mio è entrato e sinceramente l’esperienza per lui non è stata così traumatica come tutti la descrivono..anzi è stata una gioia veder uscire la nostra piccolina
Jacopo Buco Peviani
Io direi di no, al marito in sala parto.
Mattley Manfredi
Gianluigi Libutti leggi prima di prendere la tua decisione
Io preferirei di no, ma è una scelta che non va obbligata ma sentita da entrambi, con precedenza alla mamma, il perché è ovvio
Si dovete decidere insieme e non è semplice. E poi arriverà un frugolino/a che dovrete imparare a conoscere e che dovrà conoscervi. Tempi estenuanti e duri ma che danno grandi soddisfazioni ♡
IL Frade
Matteo De Marchi
Manuele Cesare
Mio marito è entrato ed è stato bravissimo,anche prima durante il travaglio…il rapporto col bambino è decisamente diverso,in meglio…credo che però non tutti siano adatti e pronti in quanto l’esperienza è bella forte