Fanno una gran tenerezza le domande che la scorsa settimana sono state sottoposte al Papa dai bambini di tutto il mondo e poi rese pubbliche. Domande personali o sulla religione, vista con gli occhi ingenui dei più piccoli. Ve ne raccontiamo alcune.
C’è Natasha del Kenya che si chiede come ha fatto Gesù a camminare sulle acque, e Papa Francesco le spiega che ha camminato proprio come facciamo noi sulla terra, perché Dio può tutto e non affonda mai.
Poi arriva la domanda di Prajla che gli chiede se amava ballare, e lui risponde tantissimo, perché quando era piccolo adorava giocare a calcio, ballare le danze tipiche dell’Argentina, e racconta che anche il grande re David si mise a ballare davanti all’Arca dell’Alleanza. La moglie però si arrabbio e lo prese in giro. Secondo il Papa esistono persone che hanno la sindrome di Micol, che non riescono ad essere allegre: e invece si deve essere felici.
Wing dalla Cina s’informa sul fatto se ami o meno il calcio. Come tutti sappiamo il Santo Padre giocava da ragazzino ed ora è un grande tifoso dell’Argentina. Ad Alessio dall’Italia racconta invece che anche lui ha fatto il chierichetto, anche se la messa, in latino e con il prete girato verso l’altare, era completamente diversa da quella a cui siamo abituati oggi.
Ma sono due le domande che ci hanno colpito davvero. Luca dall’Australia, ad appena sette anni non ha più la sua mamma, e chiede al Papa se abbia le ali da Angelo. Francesco risponde che è in Paradiso, bellissima e piena di gioia, che lo guarda ed è felice e piena di affetto per lui. Nell’altra William, americano, chiede al Papa se potesse fare un miracolo, quale sarebbe. E lui risponde che farebbe guarire i bambini, perché non capisce perché i bambini debbano soffrire.
E piacerebbe a tutti noi, avere davvero un miracolo come questo. Bravo Papa Francesco.
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