L’ANSES, l’agenzia nazionale francese di sicurezza sanitaria per l’alimentazione, l’ambiente e il lavoro, ha recentemente pubblicato uno studio in merito al tasso di sostanze chimiche presenti nei pannolini per i bambini.
Stando ai risultati dei test condotti su vari pannolini usa e getta, è emerso il fatto che le soglie di alcune sostanze chimiche sono state in alcuni casi superate, invitando le autorità a prendere provvedimenti per abbattere o ridurre la presenza di fattori dannosi per la salute dei bambini. Da ANSES l’allarme è stato chiaro: bisogna ridurre al minimo le sostanze tossiche presenti. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire con precisione i termini della questione.
Sostanze pericolose nei pannolini: ecco l’analisi di ANSES
La salute dei bambini, secondo l’ANSES, è messa a rischio da alcuni pannolini usa e getta : dalle analisi effettuate su un campione rappresentativo di pannolini per il mercato francese, è emerso che alcuni pannolini presentano sostanze tossiche in quantità tutt’altro che trascurabili. Oltre a sottolineare la necessità di promulgare leggi ferree in tale ambito, l’agenzia ha delineato un quadro poco confortante. A rendere i dati allarmanti sta anche il fatto che quasi la totalità dei bambini in Francia indossa pannolini monouso, per una quantità che si aggira intorno alle 4.000 unità di pannolini usate nei primi tre anni di vita. Un uso intensivo che rende l’esposizione alle sostanze nocive ancora più pericolosa.
Nei pannolini usa e getta, a quanto si apprende dai risultati dei test condotti, sono presenti varie sostanze potenzialmente allergizzanti, poiché sono suscettibili di migrare sulla pelle del bambino tramite l’urina, contribuendo a reazioni di varia natura (eczema, irritazioni, vescicole). Senza tuttavia stabilire un collegamento con le patologie maggiormente riscontrate, l’analisi dell’ANSES ha comunque riscontrato un superamento delle soglie di sicurezza per molte sostanze : tutto questo in condizioni di uso realistico da parte dei consumatori.
Le sostanze pericolose sono soprattutto quelle usate per la profumazione (il butylphenyl methylpropional, detto anche Lilial, e l’hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde o Lyral) e quindi vengono utilizzate in maniera del tutto consapevole. In altri casi invece si ha a che fare con sostanze presenti già nelle materie prime, come pesticidi e diossine.
Le soluzioni proposte dall’ANSES
Visto che questi rischi interessano una fascia della popolazione così sensibile come i bambini, l’ANSES per prima cosa ha proposto di eliminare in via prioritaria le sostanze cosiddette profumanti in modo tale da diminuire drasticamente la presenza delle sostanze chimiche. Inoltre, ha suggerito di effettuare controlli sempre più rigidi sule materie prime al fine di valutarne l’eventuale contaminazione. Altro aspetto da non trascurare è quello relativo alla produzione: anche la fase produttiva deve essere tenuta sotto controllo in modo tale da evitare che varie sostanze chimiche entrino in contatto con i pannolini monouso. Tutto ciò con l’unico e prioritario scopo di proteggere la salute dei bambini.