La tecnica della fecondazione assistita al giorno d’oggi sta facendo passi da gigante. Sembrerebbe infatti che dalla nascita della prima bambina in provetta, l’inglese Louise Brown, circa quarant’anni fa siano nati almeno otto milioni di bambini. Le tecniche secondo le stime sono in forte aumento e il Paese leader in Europa per questo settore sembrerebbe essere la Spagna.
Otto milioni di bambini nati da una provetta dal 1978 ad oggi
Era il 25 luglio del 1978 quando nacque la prima bambina in provetta, mediante la fecondazione assistita. Dalla nascita di Louise Brown sono passati quarant’anni e da allora i bambini nati con la fecondazione medicalmente assistita sono più di otto milioni.
Tale dato è emerso nel corso del trentaquattresimo congresso della Società europea di riproduzione umana ed embriologia tenutosi in Spagna, precisamente a Barcellona. Secondo le stime sembrerebbe inoltre che la fecondazione in vitro per trattare l’infertilità sia oggigiorno in grande aumento.
Fecondazione assistita: le stime recenti
In base ai dati forniti da Eshre, sembrerebbe che al mondo oggigiorno nascano circa mezzo milione di bambini mediante l’utilizzo di tecniche usate per la fecondazione assistita (chiamata anche fecondazione in vitro) e mediante l’Icsi, ossia l’iniezione diretta dello spermatozoo nel citoplasma dell’ovocita.
Si tratta di un dato indubbiamente interessante, soprattutto se si tiene in considerazione che in Europa il paese leader nello sviluppo della fecondazione medicalmente assistita è la Spagna.
Sembra infatti che solo nel 2015 siano stati eseguiti 119.875 cicli di trattamenti. Subito dopo la Spagna segue la Russia, la Germania e la Francia. I dati tenuti sotto controllo sono quelli dall’Eshre tengono conto dei trattamenti con donazione di ovociti, Icsi e Ivf (in vitro fertilisation). Nel 2015 inoltre i bambini nati mediante la fecondazione assistita sono stati oltre 800 mila. L’Italia invece rispetto agli altri paesi europei ha una disponibilità minore di tali trattamenti di fecondazione assistita.